Nei giorni scorsi la nostra società è stata attaccata su Facebook a più riprese. Mostrando una delle nostre etichette, gli autori dei post hanno accusato Nieddittas di operare slealmente sul mercato e di comunicare i propri prodotti in modo ingannevole. Questi interventi hanno creato sconcerto presso molti consumatori, ai quali dobbiamo questa risposta.
Cominciamo quindi con il rassicurare tutti. Ribadiamo che, al contrario di quanto affermato dai nostri accusatori, le cozze Nieddittas con la certificazione di prodotto per tutta la filiera:

  • provengono sempre dal mare della Sardegna, e precisamente dal Golfo di Oristano, nel quale nascono o sono reimmerse fino a farle diventare indistinguibili per gusto e sapidità;
  • sono allevate, controllate e commercializzate secondo parametri igienico-sanitari più rigorosi rispetto a quelli previsti dalle vigenti leggi;
  • sono le uniche cozze in Sardegna con la certificazione di prodotto per tutta la filiera;
  • la certificazione è resa dalla Certiquality srl, un organismo di certificazione della qualità accreditato dalla Accredia che, a sua volta, è l’unico organismo autorizzato ad accreditare i soggetti certificatori in Italia. Chi volesse acquisire maggiori informazioni su Accredia – unico Ente nazionale di accreditamento, che opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico e svolge un servizio di pubblica utilità, secondo quanto previsto dal Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 765, del 9 luglio 2008 – potrebbe facilmente verificarne la serietà accedendo all’omonimo sito internet;
  • le cozze sono presentate al consumatore con etichette non solo conformi alla legge, ma persino più ricche di informazioni.

Questo vuol dire che quando comprate un prodotto Nieddittas siete certi della provenienza, della sicurezza e della qualità di quello che comprate.
Ma se le nostre cozze certificate vengono dal mare della Sardegna, come mai in etichetta invece della scritta “Allevato in Sardegna” appare la scritta “Allevato in Italia”, “Allevato in Grecia” o “Allevato in Spagna”? E cosa significa esattamente la scritta che, in etichetta, dice “Reimmerse nel Golfo di Oristano per almeno 28 giorni”? Proviamo ad approfondire questo tema. Dovete innanzitutto sapere che le “cozze sarde” non sono una specie scientificamente distinta dalle “cozze greche” o dalle “cozze italiane”. Tutte queste appartengono infatti alla stessa specie, chiamata Mytilus galloprovincialis. E proprio perché appartengono tutte alla stessa specie, quando sono piccole, le cozze – dette novellame – sono assolutamente indistinguibili per qualità e sapore. In altre parole il novellame sardo è scientificamente identico al novellame greco o adriatico perché è novellame della stessa specie, con diversa provenienza. Il novellame sardo non è quindi né migliore né peggiore dell’altro novellame, proviene solo da una zona diversa.
Ma se il novellame è scientificamente tutto uguale perché le cozze appartengono tutte alla stessa specie, cos’è che, ad un certo punto, rende una cozza “sarda” e l’altra “greca” o “adriatica”? Semplice: è il fatto che la cozza cresca in un mare invece che in un altro. La cozza, infatti, non può essere alimentata con mangimi e si nutre filtrando il mare in cui vive. Assume così nel tempo le caratteristiche di gusto e di salubrità del mare in cui cresce. Le cozze che crescono nel mare Adriatico assumono il sapore tipico del mare Adriatico; quelle greche assumono il sapore del mare greco; e le nostre Nieddittas, crescendo nel Golfo di Oristano, assumono il gusto del nostro mare.
Domandiamoci a questo punto quanto tempo impiegano le cozze per assumere il gusto del mare del Golfo di Oristano. Un giorno? Un mese? Un anno? In altri tempi si riteneva che le cozze dovessero nascere e crescere nello stesso mare, senza mai essere spostate, per assumere nel tempo il sapore caratteristico di quel mare. Oggi questo concetto è superato. Ricerche condotte da istituti terzi e più volte certificate hanno dimostrato che se alla fine del ciclo di allevamento le cozze cresciute in un altro paese vengono reimmerse nelle nostre acque per almeno 28 giorni, acquistano le stesse caratteristiche organolettiche di gusto e sapidità delle cozze cresciute esclusivamente nel nostro Golfo di Oristano. In altre parole, gli almeno 28 giorni di reimmersione nel nostro mare non sono “un trucco” per ingannare il consumatore ma il tempo minimo necessario per far si che una cozza della specie Mytilus galloprovincialis, immersa nel Golfo di Oristano, assuma il gusto del nostro mare e diventi così identica per gusto e salinità ad una cozza cresciuta esclusivamente nelle acque del nostro Golfo. Ecco perché le cozze Nieddittas con la certificazione di prodotto per tutta la filiera riportano in etichetta la dicitura: reimmerse per almeno 28 giorni nel Golfo di Oristano. Questa dicitura viene riportata in etichetta sia quando il prodotto è integralmente allevato nel Golfo sia quando il prodotto è inizialmente allevato in mari diversi e poi stazioni per più di 28 giorni nel Golfo di Oristano (Allevato Grecia, ad esempio).
In entrambi i casi, il consumatore è informato in etichetta del tipo di prodotto che sta acquistando. E’ libero di scegliere se acquistare o meno il prodotto ma in entrambi i casi può godere pienamente del gusto e della salinità del mare del Golfo di Oristano perché le due tipologie di prodotto sono indistinguibili per questi parametri, come accertato e indicato nei disciplinari di prodotto delle cozze certificate secondo il DT 72.
Alcuni consumatori, in diverse occasioni, ci hanno fatto notare che le nostre etichette non spiegano in modo esauriente il senso e i vantaggi della reimmersione. Noi siamo pienamente d’accordo ma la legge non ci consente di creare una etichetta che racconti tutto questo in modo adeguato. La normativa impone di riportare in etichetta  il paese in cui il prodotto è stato allevato per almeno 180 giorni, significa che se il prodotto viene reimmerso nel nostro vivaio per 179 giorni posso scrvere solo reimmerse, non allevate, ed è questo il significato del termine nelle etichette Nieddittas. Come in passato, sarebbe certamente più corretto  indicare in etichetta e con più chiarezza tutti i passaggi. Nieddittas è consapevole di questo problema e per questo intende avviare una battaglia in sede europea perché le etichette consentano di raccontare meglio tutto questo, evidenziando ogni tappa del processo di allevamento. Al momento però siamo tenuti per legge a realizzare le etichette nel modo che conoscete e che comunque riportano ogni informazione necessaria, anche se con limiti a nostro parere non corretti.
Le nostre cozze, quindi, nate in Sardegna o comunque allevate nel nostro mare per un periodo sufficiente a renderle indistinguibili dalle prime (e ciò ha costituito specifico oggetto di verifica da parte dell’ente certificatore della qualità) hanno tutte indisitintamente il sapore delle cozze del mare di Oristano.
Ma la cozza Nieddittas non è fatta solo di gusto. C’è un altro aspetto a cui il consumatore tiene e che è forse ancora più importante nel caso delle cozze: quello della sicurezza alimentare. Non basta, infatti, che il prodotto sia allevato o reimmerso nel mare della Sardegna per garantire il consumatore sulla qualità del prodotto dal punto di vista sanitario. La legge impone dei parametri molto restrittivi che Nieddittas ha reso ancora più rigidi in virtù delle proprie scelte produttive.  Nieddittas può quindi vantare, prima in Italia e per ora unica in Sardegna una certificazione ottenuta secondo procedure di qualità dei propri prodotti per tutta la filiera. Questo è il vero valore aggiunto dei prodotti Nieddittas: la nostra capacità di garantire, unici in Sardegna, il rispetto di procedure documentate di controllo più strette di quelle previste dal legislatore, lungo tutta la filiera e in tutte le fasi della lavorazione e della commercializzazione. Anche questo è scritto chiaramente nelle nostre etichette e potrete notarlo guardandole con attenzione: il bollino nero Certiquality indica il rispetto delle rigorose procedure di controllo stabiliti dal DT 72 a cui sono sottoposti tutti i nostri prodotti e che sono altrettanti indicatori di sicurezza per i consumatori.
Quanto appena detto ribadisce, speriamo in modo esauriente, che le cozze Nieddittas certificate per tutta la filiera – protagoniste della nostra pubblicità – provengono sempre dal mare della Sardegna e più precisamente da quel Golfo di Oristano nel quale nascono, crescono o sono reimmerse per il tempo necessario a garantire tutto il gusto e la salinità del mare sardo. E sono considerate da molti le migliori cozze sarde perché sono controllate e commercializzate secondo procedure di qualità e parametri igienico-sanitari più rigorosi di quelli previsti dalle vigenti leggi. La nostra pubblicità racconta tutto questo in modo chiaro e non ingannevole.
Le nostre precisazioni potrebbero concludersi qua. Consentiteci però di dilungarci ulteriormente, poiché questo intervento nasce in risposta ad accuse che riteniamo ingiuste e gratuite, mosse da persone non sempre disinteressate.
A tutti ricordiamo che Nieddittas non è solo un’azienda interamente sarda ma una delle più importanti in Italia nel proprio settore. In 50 anni di attività e di duro lavoro è stata capace di valorizzare e rispettare come pochi il mare, il territorio e i prodotti della nostra terra. Ha costruito la propria leadership investendo nella qualità quando nessun altro lo faceva, nobilitando un prodotto e un settore attraverso l’innovazione che ci ha consentito anche di destagionalizzare la produzione e di affermarci in un mercato che apprezza sempre più la nostra serietà e la nostra capacità di offrire qualità e servizio. “Innovazione”, “destagionalizzazione”, “qualità” sono parole che si sentono spesso citare nei convegni; noi ne abbiamo fatto la nostra filosofia di lavoro. Abbiamo fatto tutto questo attraverso la ricerca, affidandoci ad istituti di ricerca ed enti certificatori abilitati. Abbiamo creato valore e ricchezza credendo nel marketing e nella comunicazione, puntando sulla ricerca e sulla formazione delle persone che lavorano con noi. Grazie a questi investimenti abbiamo creato un marchio che garantisce ai consumatori la qualità dei nostri prodotti e riporta in etichetta più informazioni di quelle dovute. Tutto questo ci permette di dare lavoro stabilmente ad oltre 250 persone e di conquistare nuove quote di mercato offrendo prodotti e servizi di qualità sempre maggiore.
Chi si occupa di impresa e chi ragiona in modo non superficiale di “prodotti sardi” ci ha confermato, anche in questi ultimi giorni, il proprio sostegno e il massimo apprezzamento per il lavoro che svolgiamo. Ringraziamo tutti, e ringraziamo soprattutto chi ha avuto la pazienza di leggerci fin qua. Il web non è il posto più adatto per dilungarsi troppo, ma tanto ritenevamo di dovere ai nostri consumatori.

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