Vongole, cozze, fasolari, ostriche e gli altri molluschi sono facilmente deperibili, per cui hanno bisogno di una cura particolare. Se ti stai chiedendo come conservare i frutti di mare, in questo articolo troverai dei consigli utili per la corretta conservazione e per scongiurare il rischio di contaminazioni.
Quali sono i rischi di un’errata conservazione dei frutti di mare?
I frutti di mare vengono utilizzati in tantissime ricette della tradizione gastronomica italiana. Sono una fonte di proteine ma sono composti per la maggior parte da acqua. Questo riduce il loro apporto calorico (solo 72 calorie circa per 100 grammi di prodotto), ma li espone anche a dei pericoli sanitari di tipo biologico.
I principali sono rappresentati dalla possibile presenza di microrganismi come:
- Salmonella
- Escherichia coli
- Vibrio parahaemolyticus
- Virus dell’Epatite A
- Norovirus e da biotossine algali
- Fra i principali pericoli sanitari chimici è invece possibile riscontrare la presenza di metalli pesanti quali Piombo, Cadmio e Mercurio.
Per questi motivi, i molluschi bivalvi vivi sono soggetti a specifiche norme igienico sanitarie disciplinate dal Regolamento CE n. 853/2004. Devono essere commercializzati vivi, cioè devono mantenere una reazione adeguata alle percussioni, offrire resistenza all’apertura e contenere livelli normali di liquido intervalvare.
Oltre alle confezioni tradizionali in reti di plastica e alle cassette di legno per le ostriche, i molluschi bivalvi possono essere confezionati sottovuoto e in atmosfera protetta.
Noi di Nieddittas lavoriamo con grande attenzione sulla qualità e sulla sicurezza alimentare dei nostri prodotti perché vogliamo che portino sulla vostra tavola il sapore unico e straordinario del nostro mare. Un gusto inconfondibile, che analisi e controlli garantiscono essere sempre sano e sicuro. I processi di Qualità e le certificazioni ottenute governano tutto il nostro lavoro: la nostra azienda opera, infatti, secondo la Certificazione IFS (International Food Standard) e la UNI EN ISO 22000:2018 (Sistema Gestione per la Sicurezza Alimentare).
Ora vediamo come conservare i frutti di mare in modo corretto.
Come conservare le cozze e le vongole
Quando si acquistano dei frutti di mare in pescheria è buona norma, all’arrivo a casa, cambiare l’involucro nel quale sono stati confezionati, e quindi porre ciò che abbiamo comprato in nuovi contenitori di vetro o di porcellana.
Prima di conservare le vongole, vanno pulite in questo modo: eliminate quelle già aperte o rotte, battetele sul piano da lavoro per permettere ad eventuali vongole con sabbia di aprirsi e strofinatele sotto l’acqua. Le vongole Nieddittas si contraddistinguono, oltre che per la loro freschezza, anche per la quasi totale assenza di fango e gusci rotti.
Come indicato dalla normativa di legge le cozze non vanno mai immerse in acqua non controllata: l’acqua potrebbe non essere pura e verrebbero vanificati tutti i controlli e le garanzie di sicurezza sul prodotto.
Si suggerisce, per quanto riguarda la conservazione, di avvolgere le cozze e le vongole in un canovaccio umido e di riporle in una insalatiera così protette. In questo modo i molluschi non si apriranno e non perderanno la propria acqua. A questo punto riponetele in frigorifero nella parte più fredda, ossia nel ripiano che sta in basso.
Essendo molto deperibili, i frutti di mare dovranno essere cucinati entro 12 ore dall’acquisto.
Come si conservano le vongole e le cozze cotte?
Se avete cucinato le vongole o le cozze e volete conservarle per più tempo, dovete sgusciarle e metterle in un contenitore di vetro. Aggiungete il loro sughetto di cottura filtrato e fate riposare. Chiudete bene il barattolo e conservatele in frigo per un paio di giorni.
Le Nieddittas sono un prodotto fresco e va consumato come tale, si consiglia perciò di non surgelarle.
Una cottura che si prolunga per 5 minuti a partire da quando le valve si sono aperte permette di scongiurare qualsiasi pericolo microbiologico.