Gli oceani ricoprono circa i due terzi della superficie terrestre e, secondo uno studio del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, ospitano più dell’80% di tutte le forme di vita presenti sulla terra. All’origine però la Terra era un pianeta arido, senza acqua e dunque senza forme di vita. Come si è formato il mare?
Vediamo quali sono le teorie più accreditate che spiegano l’origine dei mari e degli oceani.
Le 3 teorie su come si è formato il mare
Gli oceani si sono formati miliardi di anni fa poco dopo la formazione della Terra.
- Una delle teorie più accreditate sostiene che l’origine delle acque sia collegata al graduale raffreddamento della Terra. Originariamente, secondo questa teoria, la Terra era ricoperta da una nuvola di gas e vapori incandescenti rilasciati dalla crosta e dai vulcani. Con il tempo, cominciò a subire un lento e graduale raffreddamento che causò la condensazione del vapore, trasformandosi in acqua. Questa precipitando sul suolo insieme all’anidride carbonica diede origine ai primi mari e oceani.
- La teoria del bombardamento cometario. Studi più recenti hanno ipotizzato che parte dell’acqua presente sulla Terra sia stata generata 4 miliardi di anni fa dall’impatto con comete (o altri corpi) ghiacciati. Le comete hanno nuclei ricchi di acqua allo stato solido, ma diversi studiosi disapprovano questa teoria perché sarebbe stato dimostrato che l’acqua contenuta nelle comete non ha caratteristiche simili a quelle dell’acqua terrestre. Questa è stata una delle teorie più accreditate sino al 2007.
- L’ultima teoria spiega come l’acqua, inizialmente, fosse già contenuta in alcuni tipi di rocce costituite da particolari composti, i silicati idrati. Dopo circa un miliardo di anni, questi composti avrebbero iniziato lentamente a rilasciare l’acqua contenuta al loro interno dando così origine ad un oceano primordiale. Se l’acqua era presente sulla superficie del pianeta già durante la sua formazione, è possibile ipotizzare che le forme di vita siano comparse molto prima di quello che si è pensato e anche che in altri pianeti rocciosi sia stata presente l’acqua sulla loro superficie.
I mari e gli oceani sono in costante movimento, mossi da venti e correnti. Influenzati dalla luna, le acque risentono dell’effetto magnetico dando vita alle alte e basse maree.
I primi organismi unicellulari
Qualunque sia la teoria esatta su come si è formato il mare, è appurato che proprio in queste prime masse d’acqua sono nate le prime forme di vita, i primi organismi unicellulari che poi si evolsero per dare vita agli organismi pluricellulari.
Le prime molecole formate da atomi di carbonio uniti ad altri elementi come idrogeno, ossigeno e azoto, si sarebbero formate nel cosiddetto brodo primordiale, una miscela acquosa di sali inorganici e vari composti chimici semplici a base di carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto. Gli apporti di energia dall’esterno avrebbero portato alla sintesi di una quantità di piccole molecole organiche che si sarebbero in seguito raccolte nell’oceano dando origine alle prime cellule.
Alla fine degli anni ’50, il biochimico statunitense Stanley Miller effettuò uno studio che confermò questa teoria. L’esperimento dimostrò che una serie di scariche elettriche prolungate per alcuni giorni e scaricate in un ambiente contenente idrogeno, metano, vapore acqueo e ammoniaca, sono in grado di provocare reazioni chimiche il cui risultato produce composti organici fondamentali. La stessa cosa è possibile sia avvenuta nell’atmosfera primordiale, contenente appunto metano, ammoniaca e idrogeno: sottoposti all’azione di fulmini e alle radiazioni solari, i gas dell’atmosfera primordiale avrebbero originato le prime biomolecole all’interno del brodo primordiale. Queste si sarebbero poi unite in maniera spontanea in forme più complesse in grado di replicarsi, dando così origine alle prime forme di vita.