Quando si trascorrono le vacanze in Sardegna la presenza del vento è da mettere in conto. Il maestrale è un vento freddo proveniente da nord-ovest che dura solitamente 3 giorni o più. In alcune spiagge quando soffia forte è davvero impossibile restarci. Il mare diventa mosso, la sabbia si solleva e non resta altro che trovare delle alternative. La Sardegna, infatti, non è solo mare: centri storici medievali, musei, lunghe passeggiate ed escursioni alla scoperta delle meraviglie che l’isola ci offre. In questo articolo troverai delle idee su cosa fare in Sardegna se c’è vento.
Cosa vedere in Sardegna: 10 idee
Le spiagge sarde sono una più bella dell’altra, ma quando il tempo non è dei migliori potete vedere tantissime altre cose, diverse dalle solite mete turistiche. Paesi e borghi, parchi, cammini e tanto altro. Ecco cosa fare in Sardegna se c’è vento:
- Il cammino di San Giorgio Vescovo per scoprire la Barbagia, una delle zone interne più selvagge dell’isola. In Barbagia si trova anche il Parco Naturale Regionale dell’Oasi di Tepilora (precisamente a Bitti, in provincia di Nuoro). Per gli amanti della canoa, dal Rio Posada è possibile scoprire borghi e paesi dove producono alcuni dei formaggi più buoni della regione.
- Scoprire l’interno della Gallura con i suoi paesini e itinerari circondati dalla natura. Ogni borgo è diverso dall’altro, ma tutti hanno la caratteristica di avere i centri storici con le case di un tempo realizzate con i blocchetti in granito. Camminare per le vie strette di questi paesi vi permetterà di ammirare scorci meravigliosi e di immergervi in un contesto di pace e familiarità. Tra tutti, uno dei più tipici da visitare è Aggius, con la fantastica passeggiata nella Valle della Luna che termina con il Nuraghe Izzana. Qui si trova anche il Museo Etnografico più grande della Sardegna.
- Tempio Pausania: circondata dai boschi e dalla montagna del Limbara, questa cittadina medievale ha un centro storico in pietra dove si trova Piazza Faber, la dedica dell’architetto Renzo Piano a Fabrizio de André, è lo Spazio Faber con foto inedite della vita dell’artista in Sardegna.
- Il Cammino minerario di Santa Barbara. Si snoda all’interno del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, nel Sulcis-Iglesiente-Guspinese, ed è patrimonio UNESCO. Si tratta di un itinerario storico, culturale, ambientale e religioso dedicato a Santa Barbara, la Santa Patrona dei minatori.
- Visitare il Museo della Brigata Sassari. È dedicato alla nascita della Brigata Sassari che combatté nella Prima e Seconda Guerra Mondiale. L’ingresso è gratuito e per accedere sarà necessario il Green Pass.
- Visitare i Nuraghi. Ad esempio, il più importante della Gallura è il Nuraghe Majori, poco fuori da Tempio Pausania, ben conservato e fruibile sia gratuitamente che con visita guidata a pagamento. A proposito della civiltà nuragica, nel cuore della Sardegna settentrionale si trova anche il Santuario di Sos Nurattolos, uno dei luoghi nuragici più affascinanti.
- Parco Nazionale dell’Asinara. Il suo nome deriva dall’asinello albino che popola l’isola. Ex sede di un carcere di massima sicurezza, oggi è una perla naturale con una flora e fauna ricchissima. Le escursioni al parco si effettuano con partenza da Stintino e Porto Torres e possono avvenire solo sotto la supervisione di una guida escursionistica.
- Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu, nella zona montuosa del basso Sulcis. Se amate il trekking è quello che fa al caso vostro. Vi troverete a passeggiare tra mirti, carrubi e lecci e potrete incontrare il cervo sardo e l’aquila reale.
- Parco Naturale Regionale di Molentargius, che racchiude la zona Saline di Cagliari, una delle aree umide più importanti d’Europa, dove si possono ammirare i fenicotteri.
- Grotte di Su Mannau. Si tratta di una cavità carsica che si apre nella parte sud-occidentale dell’isola, vicino alla Costa Verde. Si scende per 8 chilometri in un paesaggio che ha iniziato a formarsi 540 milioni di anni fa. C’è anche una sezione archeologica. Altre grotte, tra le più conosciute, da nominare sono le Grotte di Nettuno, ad Alghero. Si estendono per 4 chilometri e solo una parte è aperta al pubblico.
Consigli: cosa non fare se c’è vento in Sardegna
Se non volete proprio rinunciare al mare, leggete come scegliere le spiagge in Sardegna in base al vento. Ricordate che il maestrale porta al largo, si consiglia di essere prudenti in acqua specialmente se ci si trova in mare aperto.
Per gli appassionati degli sport acquatici, in diverse spiagge col vento è possibile praticare wind surf e kite surf, specialmente nel nord Sardegna.
Ecco 3 cose da evitare se c’è vento al mare:
- Usare materassini gonfiabili.
- Fare sport lontani dalla costa se non si è esperti. Se avete il SUP, ad esempio, può portarvi molto lontano, meglio evitarlo se il vento supera i 10-12 nodi.
- Non fissare bene l’ombrellone: può essere un pericolo per voi e gli altri.