Il Mar Mediterraneo è una delle aree del Pianeta con la maggiore biodiversità. Si contano, infatti, oltre 17.000 specie. Si tratta di un bacino chiuso su cui si affacciano ben 15 Paesi europei sulla costa settentrionale e 13 su quella meridionale. Vediamo quali sono le sue caratteristiche e la flora e fauna del mar Mediterraneo.

Caratteristiche del mar Mediterraneo

Il nome “Mediterraneo” deriva dalla parola latina “mediterraneus”, che significa in mezzo alle terre.

A nord bagna le coste dell’Europa meridionale, mentre a est quelle asiatiche e a sud quelle africane.

È collegato all’Oceano Atlantico tramite lo stretto di Gibilterra e dal 1869 è collegato anche al Mar Rosso e dunque all’Oceano Indiano attraverso il canale artificiale di Suez.

La sua profondità media è di circa 1.500 metri e raggiunge la profondità massima (5.270 metri) nel Mar Ionio, a circa 60 chilometri al largo della costa sud-orientale del Peloponneso.

Le coste europee (settentrionali) formano 4 grandi penisole:

  1. la penisola iberica
  2. la penisola italiana
  3. la penisola balcanica
  4. la penisola anatolica.

Quella italiana lo divide in due zone: una occidentale e una orientale. Nel Mediterraneo occidentale troviamo la Sicilia, la Sardegna e la Corsica e a sud della Spagna l’arcipelago delle Baleari. Nel Mediterraneo orientale troviamo tra le isole maggiori Creta, Cipro e Rodi.

Per quanto riguarda il clima, il mar Mediterraneo è circondato da catene montuose che lo proteggono dalla potenza dei venti atlantici, i quali riescono ad entrare solo nella valle del Rodano e nell’alto Adriatico. I Paesi che si affacciano su questo mare sono caratterizzati da un clima favorevole con estati secche, più o meno calde in base alla zona, e inverni piovosi ma miti.

E adesso andiamo alla scoperta della flora e fauna del mar Mediterraneo, degli organismi animali e vegetali che vivono nelle acque di questo straordinario mare.

La flora del Mediterraneo

Il Mediterraneo ospita il 20% della ricchezza naturale mondiale. Si contano circa 25 mila specie di piante diverse native della regione, di cui più della metà sono endemiche, ovvero non si trovano da altre parti. Tra le tante abbiamo:

  • La Posidonia Oceanica
  • La Cystoseira
  • La Cymodocea nodosa
  • Rose di mare
  • Margherite di mare
  • Spugne
  • La padina pavonia
  • L’acetabularia acetabulum

Solo per citarne alcune. È molto complesso catalogare con completezza questa enorme varietà di specie. Un primo step è procedere con la classificazione dei vari habitat, i cui si distinguono i principali ecosistemi come le montagne, le coste, le gole e le gravine, le isole. Con questa classificazione la ricchezza della flora si misura in quasi 30 mila unità botaniche vascolari, comprese anche le sottospecie.

La fauna del Mediterraneo

Il mar Mediterraneo è ricco di specie animali. Il 44% delle specie di pesci ed il 25% dei mammiferi presenti nel bacino del Mediterraneo sono endemici, così come il 35% degli anfibi italiani e il 24% dei rettili della penisola iberica, metà dei crostacei, il 6% degli squali e il 3% degli uccelli marini.

In questo bacino si trova il più alto numero di anfibi (57 specie), di rettili (90 specie), di mammiferi (114 specie) e il 75 di tutti gli insetti europei.

Tra la fauna che popola le acque del Mediterraneo troviamo:

  • Il pesce azzurro di cui fanno parte: la Sardina, alici, Cefalo o muggine, lo sgombro, l’aguglia, l’alaccia, la sciabola o spatola, il suro ò sugarello, la boga, il cicerello.
  • Il pesce bianco come il Sarago, il Dentice, L’Orata, la Spigola o branzino, il Pagello o fragolino per via del suo colore rosato.
  • Altre specie non classificabili sono la Sogliola, Passera, Razza, Rombo, Cernia, mormora, Occhiata, ricciola, salpa, scorfano, Ombrina, Triglia, Palamita, Tonno, Pesce Spada, Rana Pescatrice, Murena, Totano, Calamaro, Seppia, Polpo, Merluzzo o nasello, Lampuga, gambero, mazzancolle, scampo, canocchia o pannocchia o cicala di mare, Granceola, Aragosta.
  • Cetacei quali capodoglio, la balenottera e alcune varietà di delfini.

Le minacce

Sono diversi i fattori che minacciano l’impoverimento della biodiversità. Ecco i principali derivanti principalmente dalle attività umane:

  • I disastri naturali e gli effetti del cambiamento climatico
  • La perdita di habitat
  • L’invasione di specie aliene
  • L’inquinamento (plastica e contaminanti chimici)
  • La pesca e il bracconaggio
  • Turismo

Sono tutti fenomeni che mettono a rischio la conservazione della biodiversità nel Mediterraneo e il suo delicato equilibrio su cui si regge l’ecosistema del mare nostrum.

Da un rapporto dell’ENEA, emerge che tra gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia vi sono una variazione della salinità, diminuzione delle piogge, minor apporto di acqua fluviale e un generale aumento della siccità. Secondo uno studio dell’Università di Aix-Mairselle si prevede che entro la fine del secolo si verificherà una specie di migrazione delle nicchie ecologiche da sud a nord.

Proteggere questo immenso patrimonio naturale è una sfida complessa. Fondamentale è il monitoraggio, l’analisi e catalogare le specie del bacino, cioè la flora e fauna, e i siti a rischio per studiare le strategie di conservazione.

A noi di Nieddittas sta a cuore il tema della sostenibilità ambientale. Amiamo e rispettiamo il mare in cui siamo nati e che ci dà lavoro. I nostri allevamenti si trovano nelle acque del Golfo di Oristano, in un mare di straordinaria bellezza che tuteliamo e rispettiamo in ogni modo. I nostri stabilimenti sorgono nel compendio di pesca di Corru Mannu, ad Arborea, una zona umida protetta demaniale la cui tutela e salvaguardia è affidata alla nostra azienda e che è considerata una best practice proprio per l’eccellente gestione naturalistica del compendio.

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