Tutte le persone appassionate del mare che non vedono l’ora di uscire con la propria barca, di prendere tutta l’attrezzatura necessaria per fare un’immersione nelle acque profonde o di buttare l’amo per catturare qualche pesce per cena sanno che devono aspettare il momento giusto per la loro sicurezza.
Anche noi di Nieddittas per eseguire al meglio il nostro lavoro senza mettere a rischio le nostre imbarcazioni e i nostri collaboratori abbiamo dovuto imparare prima di tutto come sapere se il mare è mosso.
Chi ha a che fare con il mare per lavoro o semplicemente per passione sa bene che il primo passo da compiere prima di toccare acqua è consultare il bollettino Meteomar per evitare spiacevoli incidenti e per non mettersi inutilmente in pericolo nel caso in cui fossero previsti forti temporali; vediamo insieme allora di cosa si tratta e perché questo bollettino può essere lo strumento più adatto per assicurarvi la bella gita in barca che avete organizzato per i prossimi giorni.
Il bollettino Meteomar
Come sapere se il mare è mosso? Basta saper leggere gli strumenti che si hanno a disposizione e uno di questi è il bollettino Meteomar; usando questo strumento potrete essere sicuri di avere a disposizione dei dati certi, perché sono forniti dal CNMCA, ovvero dal Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia dell’Aeronautica ogni sei ore e sono informazioni che hanno una durata di dodici ore. Nel bollettino Meteomar si trovano le notizie riguardanti nello specifico lo stato del cielo, la visibilità e lo stato del mar Mediterraneo che per comodità viene suddiviso nei seguenti settori di riferimento, cioè regioni geografiche marine: Mar Ligure, Mar di Corsica, Mar di Sardegna, Canale di Sardegna, Tirreno settentrionale, Tirreno centrale settore ovest, Tirreno centrale settore est, Tirreno meridionale settore ovest, Tirreno meridionale settore est, Stretto di Sicilia, Adriatico settentrionale, Adriatico centrale, Adriatico meridionale, Ionio settentrionale e infine Ionio meridionale.
La struttura del bollettino prevede tre sezioni in cui leggere:
- gli avvisi che riguardano il corso e le previsioni di temporali o burrasche, cioè quando il vento supera forza 7 secondo la scala Beaufort, altrimenti quando non sono previste condizioni meteo così estreme si comunica la parola NIL;
- la situazione delle condizioni barometriche, quindi in questa parte si leggono informazioni sull’alta e la bassa pressione, sui sistemi frontali, la circolazione atmosferica di aria calda o fredda nei diversi settori di riferimento;
- le previsioni e le tendenze che forniscono informazioni meteo di tutte le regioni geografiche. Le previsioni hanno una validità di dodici ore dal momento in cui viene trasmesso il bollettino, mentre le tendenze riguardano le altre dodici ore successive in modo da coprire l’arco di un’intera giornata ed è chiaro che più si va avanti con le ore, meno le informazioni fornite sono precise.
Questi dati sono espressi attraverso dei simboli e per questo motivo rendono ostica la lettura del bollettino ai meno esperti.
Leggere il bollettino
Come abbiamo detto il bollettino Meteomar fornisce informazioni circa lo stato del cielo per indicare in particolare il grado di nuvolosità, la visibilità che viene espressa in chilometri e infine il vento e il mare.
Questi ultimi due elementi sono collegati tra loro, perché dalla forza del vento dipendono le condizioni del mare e quindi, l’altezza delle onde; per fornire dei dati dettagliati si fa sempre riferimento a due tabelle:
- la scala Beaufort riguarda la velocità del vento e viene espressa in nodi e in km/h, è una misura empirica utile a stimare la forza del vento in mare aperto e quindi lontano dalle coste, guardando l’influenza che il vento ha sull’ambiente circostante. Si parte dal grado 0 con una situazione di calma e il mare è uno specchio, si sale al grado 2 in cui si ha una brezza leggera che corrisponde a un mare quasi calmo, si arriva al vento teso del grado 5 in cui le onde del mare si fanno più lunghe, fino ad arrivare alle condizioni più estreme del grado 12 dell’uragano in cui si avranno allora onde altissime e mare completamente bianco;
- la scala Douglas serve a determinare lo stato del mare e in particolare l’altezza media delle onde, ovvero l’altezza significativa che corrisponde alla media del terzo più alto delle onde che si formano in una data area. Anche in questo caso si parte da un grado 0 corrispondente al mare calmo, a un grado 2 con onde alte mezzo metro che caratterizzano il mare poco mosso, fino ad arrivare al mare tempestoso di grado 9 con onde alte più di 14 metri. In genere queste informazioni del bollettino sono espresse attraverso un simbolo, ma in caso di mare mosso quindi, dal grado 3 fino a salire al grado 9, oltre il simbolo è indicata anche la cifra che riguarda i metri di altezza significativa delle onde stesse.
C’è da fare un ulteriore chiarimento sulla scala Douglas; in base al tipo di vento si hanno due tipi di mare e quindi, due tipi di scale Douglas. Si parla di mare vivo o di mare di vento quando le onde sono formate direttamente dall’azione del vento nell’area che si sta osservando o nelle sue vicinanze, in questo caso si indica solo l’altezza significativa delle onde; si parla di mare morto o mare lungo quando il moto ondoso è provocato da una burrasca lontana oppure da un forte vento che ha smesso di soffiare; in queste circostanze oltre all’altezza si calcola anche la lunghezza delle onde.
Un mare di sicurezza
Non pensiate che il bollettino Meteomar sia uno strumento utile solamente ai marinai o a chi come noi di Nieddittas lavora ogni giorno in mezzo al mare: queste informazioni possono sembrare incomprensibili a prima vista, ma con un po’ di pratica e di pazienza sarà tutto più semplice anche a chi non è un esperto nostromo.
Conoscere le condizioni del mare e la forza del vento della vostra zona di interesse grazie alla giusta lettura del bollettino Meteomar può tornarvi utile durante le vostre prossime vacanze: sapere che nel pomeriggio sono previsti forti venti provenienti dai quadranti nord orientali come il Grecale e il Levante, potrebbe aiutarvi a cercare una spiaggia più riparata dalle raffiche di vento, così come potrebbe esservi utile sapere quando è meglio organizzare un’uscita in barca oppure delle immersioni in fondali più o meno profondi evitando così il pericolo delle onde troppo alte.