Ostriche e champagne è senz’altro l’accoppiata vincente quando si vuole dare inizio a un appuntamento galante, anche se per molti intenditori l’abbinamento sarebbe da evitare perché l’acidità delle bollicine altera l’aroma del mollusco. I puristi mangiano le ostriche crude con al massimo una spruzzata di limone o con un bicchierino di Vodka, molti altri invece preferiscono le ostriche cotte e si cimentano in ricette raffinate con una cottura al vapore, fritte oppure le ostriche gratinate. Ma quando viene voglia di ordinare questo mollusco in ristorante o si vuole comprarlo in pescheria viene sempre da chiedersi quante ostriche si possono mangiare?
Quante ostriche mangiare
Di solito quando si ordinano al ristorante si calcolano dalle tre alle sei ostriche a persona. Se è la prima volta che avete a che fare con questo mollusco mangiatele con parsimonia così da verificare eventuali allergie; evitate di mangiarle se state allattando o durante la gravidanza e inoltre è sconsigliato farle mangiare ai bambini.
Mangiare le ostriche in maniera eccessiva può provocare crampi allo stomaco e vomito, poiché sono un alimento difficile da digerire; inoltre, essendo un mollusco che trattiene all’interno della sua conchiglia l’acqua di mare che viene ingerita insieme alla polpa, può avere un’alta concentrazione di sodio ed è quindi sconsigliato per una dieta iposodica.
Secondo delle antiche credenze consumare ostriche in abbondanza avrebbe dovuto aumentare la libido; in realtà nonostante le ostriche abbiano una buona quantità di zinco che aumenta la produzione di testosterone, non c’è mai stata una spiegazione scientifica che riconoscesse le ostriche come cibo afrodisiaco. Probabilmente per ottenere un effetto degno di nota si dovrebbero mangiare più di una dozzina di ostriche ogni giorno.
Come mangiare le ostriche
Se avete comprato un sacchetto di ostriche da mangiare a casa dovete prima controllare che la conchiglia non abbia eventuali residui di sabbia e poi aprirla con un particolare coltellino che ricorda un po’ quello usato per tagliare le scaglie di Parmigiano.
Per aprire le ostriche posizionatele una per volta sulla vostra mano coperta da un panno da cucina, mettendo il guscio concavo rivolto verso il basso e quello più piatto verso l’alto; con il coltello staccate il muscolo che unisce le due conchiglie e proseguite l’incisione lungo tutto il bordo senza scheggiarlo. Se durante questa operazione vi accorgete che il guscio è già aperto non mangiate l’ostrica da cruda perché probabilmente è già morta e potrebbe provocare un’intossicazione alimentare; in questo caso non è necessario buttare il mollusco, ma sarà sufficiente cuocerlo.
Come dicevamo prima, esistono diversi modi per mangiare le ostriche, ad esempio alla francese con pane imburrato e dello scalogno marinato con aceto. Allo Champagne dovrebbero essere preferiti altri vini bianchi come lo Chardonnay. Noi di Nieddittas consigliamo di mangiarle da cotte; la ricetta più gustosa è quella delle ostriche gratinate che prevede un’impanatura saporita e una breve cottura in forno.
Quando mangiare le ostriche
Un’usanza francese vuole che il consumo delle ostriche sia limitato ai soli mesi che contengono la lettera erre: gennaio che in francese si dice janvier, febbraio, marzo, aprile, settembre, ottobre, novembre e dicembre. In realtà questa vecchia usanza è legata a un editto regio francese del 1752 che vietava di mangiare pesce crudo nei mesi più caldi dell’estate per motivi sanitari.
Oggi il rischio di intossicazioni causate da una cattiva conservazione è ridotto e la salubrità del mollusco è garantita dalle numerose analisi delle acque degli allevamenti ittici, ma in ogni caso si consiglia di consumarle previa cottura. Le ostriche Nieddittas vengono scelte, monitorate, etichettate da noi e commercializzate dopo aver superato i controlli e le verifiche previste dalle nostre procedure di qualità. È possibile anche acquistarle con Nieddittas a domicilio in diverse località!
C’è però un altro motivo secondo cui sarebbe meglio non consumare le ostriche nei mesi estivi poiché i mesi caldi coincidono con il periodo riproduttivo, l’ostrica quindi è meno buona perché lattiginosa soprattutto per quanto riguarda gli esemplari maschi che contengono più liquido seminale.
È stata creata un tipo di ostrica in laboratorio chiamata ostrica quattro stagioni che può essere consumata tutto l’anno perché non dovendosi riprodurre non ha alterazioni di gusto durante i vari mesi.
Filtri naturali
Come le cozze, anche le ostriche filtrano l’acqua; questo mollusco ha la grande capacità di diminuire l’acidità dell’acqua degli oceani e di rallentare il moto delle onde contribuendo alla difesa dei centri abitati dagli uragani.
Secondo uno studio inaugurato nel 2008 negli Stati Uniti, ogni ostrica è in grado di filtrare da 110 a 190 litri di acqua al giorno e con un miliardo di ostriche si potrebbe ripulire il porto della Grande Mela in pochi giorni; per questo motivo nella foce del fiume Hudson sono stati posizionati più di 20 milioni di ostriche e si punta ad aumentarne il numero entro il 2035 fino a coprire 40 ettari.