La sabbia, detta anche rena, è una roccia sedimentaria clastica, costituita da granuli derivati dalla degradazione di rocce preesistenti. Si tratta di piccoli frammenti di minerali, rocce, singoli cristalli, le cui dimensioni variano dai 0,05 mm e i 2 mm. Quella che si trova nelle spiagge si è formata nei millenni, a seguito di un processo molto lento dovuto all’accumulo di sedimenti portati in prevalenza dai fiumi.
Chissà quante volte avete camminato lungo le spiagge, quante volte avete giocato a costruire dei castelli e sculture di sabbia. Sapete anche che ne esistono di diverse tipologie e colori, ma se siete qui è probabilmente per trovare la risposta alla domanda che tutti da piccoli si sono posti almeno una volta, ovvero “cosa c’è sotto la sabbia?” Anche se la risposta potrebbe sembrare ovvia, sveliamo questa e altre piccole curiosità sulla sabbia.
I granelli di sabbia
Quasi il 70% di tutti i granelli di sabbia sulla Terra sono di quarzo, una forma di diossido di silicio noto anche come silice. I componenti che compongono il quarzo sono gli elementi più abbondanti sulla crosta terrestre, non è strano dunque che sia uno dei minerali più comuni. Si trova specialmente nel granito e in altre rocce che formano le montagne e altri elementi geologici.
Se la roccia d’origine è calcarea, la sabbia sarà chiara, se l’origine è vulcanica la sabbia avrà un colore scuro, come quella di Stromboli. I detriti che compongono le spiagge poi possono essere anche di origine organica. Ne sono un esempio le spiagge coralline; qui attorno agli atolli, la barriera è formata da organismi con scheletri calcarei e silicei che rilasciano frammenti. Questi ultimi costituiscono una sabbia bianca e fine. Ma cosa c’è sotto la sabbia?
Cosa c’è sotto la sabbia del deserto e del mare?
Sotto la sabbia del deserto, così come in quella vicino al mare, si trova semplicemente acqua. Ecco cosa c’è sotto la sabbia. A dimostrarlo anche delle operazioni di mappature che hanno documentato che nelle profondità della terra scorrerebbero le acque di un’antichissima rete di fiumi risalente a 50 milioni di anni fa!
La scoperta di giacimenti idrici sotterranei è sempre più frequente, grazie alle nuove tecniche di mappatura satellitare usate per esplorare il sottosuolo. Lo studio effettuato nel deserto Simpson, al centro del continente australiano, ha permesso di analizzare un sistema fluviale a 35 metri sotto la superficie del deserto. Lo studio è ancora da verificare ma oltre a spiegare la localizzazione dei laghi nel deserto, fornirebbe anche importanti informazioni su possibili giacimenti minerari e petroliferi, la cui presenza è associata alle correnti sotterranee.
La città sommersa dalla sabbia
Se per caso vi trovate nell’Africa sud-occidentale la risposta alla domanda cosa c’è sotto la sabbia potrebbe essere diversa e più interessante. Infatti, tra le dune rossastre più alte del mondo si trova la città fantasma di Kolmanskop, nome che letteralmente significa “la testa di Coleman”. È un’ex città miniera costruita all’inizio del XX secolo dai tedeschi in cerca di diamanti e oggi è diventata meta del turismo internazionale perché sommersa dalla sabbia. Un luogo abbandonato invaso dalla sabbia del deserto che crea un’atmosfera surreale.