Vi siete mai chiesti perché si gonfiano i piedi al mare e in estate in generale?

Il problema dei piedi gonfi è abbastanza diffuso e nella maggioranza dei casi è dovuto alle alte temperature che caratterizzano le giornate ed i mesi in cui, se si ha la fortuna di avere il mare a due passi, si sceglie di andare in spiaggia. Ecco perché il disturbo dei piedi gonfi potrebbe essere erroneamente associato al mare.

Le alte temperature contribuiscono al gonfiore di piedi, caviglie o gambe in quanto provocano una vasodilatazione. Vi sono tuttavia anche altri fattori legati al disturbo, come ad esempio un’alimentazione ricca di sodio o la sedentarietà. Insomma, passare intere giornate al mare seduti sulla sdraio non sarà certamente di aiuto a chi soffre facilmente di piedi gonfi.

Nel corso di questo articolo entreremo più nel dettaglio sul perché si gonfiano i piedi al mare per il caldo estivo, quali sono gli altri fattori che incidono sul problema dei piedi gonfi e come prevenire o curare tale gonfiore.

Perché si gonfiano i piedi al mare? Caldo, alimentazione ed altre cause dei piedi gonfi

Spesso, quando nelle giornate di mare particolarmente calde si riscontra il problema di piedi, caviglie o gambe gonfi, potrebbe trattarsi di edema, ovvero gonfiore causato dall’accumulo di grandi quantità di liquido linfatico nei tessuti. Questa situazione è infatti comunemente provocata dal caldo: le alte temperature provocano un rilassamento dei vasi sanguigni che, a sua volta, determina un ristagno di liquidi corporei nei tessuti.

Vi sono però anche altri fattori che incidono sul problema dei piedi gonfi, alcuni dei quali sono stati già menzionati in introduzione:

  • alimentazione ricca di sodio;
  • sedentarietà (o la cattiva abitudine di accavallare delle gambe da seduti);
  • utilizzo di scarpe scomode o non adatte (per esempio poco traspiranti, di misure sbagliate o con il tacco troppo alto);
  • obesità o sovrappeso;
  • il fumo;
  • bere poca acqua;
  • bere troppi caffè;
  • sbalzi ormonali (dovuti ad esempio a gravidanza, ciclo mestruale o menopausa);
  • insufficienza renale.

Come prevenire il problema dei piedi gonfi

Osservando quali sono i fattori che incidono sul gonfiore ai piedi, un primo passo per prevenire il disturbo è sicuramente correggere alcune eventuali cattive abitudini sopramenzionate.

In generale è consigliabile avere sane abitudini alimentari e praticare regolarmente attività fisica. Se si è costretti ad uno stile di vita sedentario per motivi lavorativi, è bene ricordarsi di alzarsi e sgranchire le gambe ad intervalli regolari. Lo stesso vale durante una giornata di mare: più che passare l’intera giornata seduti sulla sdraio a rilassarsi, meglio fare sane passeggiate lungo la riva o optare per una bella nuotata!

Se questo non dovrebbe essere sufficiente a risolvere il problema dei piedi gonfi, ecco alcuni altri consigli da mettere in pratica:

  • massaggiare i piedi al termine di ogni giornata e farli riposare regolarmente poggiando le gambe sopra un cuscino rialzato;
  • limitare l’esposizione al sole;
  • bere almeno due litri d’acqua ogni giorno, così da eliminare le tossine presenti nel fisico;
  • indossare collant a pressione graduata per riattivare il microcircolo;
  • indossare talloniere e solette in gel, in modo da supportare l’arco plantare ed evitare lo stress dovuto agli urti a cui i piedi sono sottoposti durante le camminate.

Se il gonfiore dovesse persistere nonostante i numerosi accorgimenti preventivi potrebbe rivelarsi necessario rivolgersi al proprio medico e farsi indicare una terapia adeguata.

Come sgonfiare i piedi?

Finora ci siamo principalmente concentrati sulle cause dei piedi gonfi e su alcuni comportamenti finalizzati alla prevenzione del disturbo. Vediamo infine alcune pratiche che potrebbero aiutare a porvi rimedio:

  • applicare sui piedi gonfi apposite creme finalizzate a rinfrescare i tessuti, ad esempio a base di aloe (possibilmente massaggiando la zona con pazienza);
  • immergere i piedi e le caviglie (fino circa a metà polpaccio) in acqua molto fredda e alternare 30 secondi di immersione con 1 minuto di riposo, ripetutamente. Se si è in spiaggia l’acqua del mare potrebbe essere la soluzione ideale, altrimenti basterà fare dei pediluvi, almeno una volta a settimana, passando dall’acqua fredda all’acqua calda;
  • non mantenere i piedi fermi nella stessa posizione per troppo tempo: ricordarsi sempre di camminare e muoversi. L’ideale sarebbe prendere l’abitudine di fare una passeggiata di almeno mezz’ora ogni mattina.

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