Le ostriche sono un cibo prelibato da portare in tavola per occasioni speciali. È importante sceglierle e mangiarle nel modo corretto per poterne assaporare appieno il gusto e il profumo di mare che emanano.

Si possono consumare in diversi modi: al gratin, al forno, al vapore, magari con una goccia di limone. Ma quanto tempo prima aprire le ostriche?

Consigli: quando aprire le ostriche

In qualunque modo decidiate di assaporare le ostriche, è fondamentale scegliere dei molluschi freschissimi e di buona qualità, come le ostriche offerte da Nieddittas.

Infatti, si sconsiglia di comprarle sfuse, visto che l’etichetta resta sul contenitore ed è quella che bisogna controllare per sapere provenienza e data. Possibilmente le ostriche vanno consumate entro il 3° e il 5° giorno dalla data di raccolta specificata nella targhetta della confezione.

Sarebbe meglio mangiare subito le ostriche fresche, ma se ciò non fosse possibile potreste conservarle in frigorifero alla temperatura ideale di 4-6 ±2°C per 4 o 5 giorni.

Assicuratevi che il mollusco sia vivo sia al momento dell’acquisto che quando vi accingete ad aprirlo (lo si può notare dalla contrazione del muscolo al contatto e dall’odore di mare).

Se vi state chiedendo quanto tempo prima aprire le ostriche, la risposta è preferibilmente mezz’ora prima della degustazione, al massimo 1 ora.

La prima acqua dovrebbe essere buttata e bisogna lasciare il tempo al mollusco di ricreare la sua acqua. Ma come aprire le ostriche?

Indossate un guanto da forno o in acciaio resistente per evitare di ferirvi e procuratevi un coltello apposito, con punta sottile e uno spessore crescente man mano che ci si avvicina al manico. Afferrate un’ostrica mantenendola nel palmo della mano, con la punta del mollusco rivolta verso di voi.

Infilate la punta del coltello nel cardine, la parte opposta a quella tonda. Con un movimento rotatorio fate scorrere tutta la lama del coltello nell’ostrica, fino a recidere il muscolo e arrivando a separare le due parti del guscio. Staccate prima del servizio la parte del muscolo ancora fissata al guscio inferiore.

Dopo l’apertura

Una volta aperte le ostriche, come abbiamo detto dopo almeno 30 minuti, potete separare le due parti del guscio mantenendole in orizzontale, spruzzatele con del succo di limone e mangiatele previa cottura. Fate un leggero risucchio prima di posarle al centro della lingua. Tenete in bocca per qualche istante per apprezzarne la sapidità e acidità, poi ingoiate, senza masticare. Vanno consumate lentamente per assaporare tutta lo loro prelibatezza.

Potete portarle in tavola anche “alla francese”, accompagnandole con scalogno tritato fatto marinare in aceto di vino bianco. In alternativa: staccate il mollusco dalle valve, sciacquate il guscio e rimettetele dentro. Irroratele con un’emulsione di olio a base di erbe o del pangrattato e infornatele a 200° in modalità grill per circa 5 minuti.

Si sconsiglia di aggiungere il sale perché c’è già nell’acqua di vegetazione. Le ostriche sono ottime accompagnate con del pane, meglio se integrale o di segale, per asciugare il palato e predisporlo alla degustazione del prossimo mollusco. L’abbinamento classico è quello di ostriche e Champagne ma si possono abbinare anche wodka e vini bianchi freschi e aciduli.

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