Che le ostriche siano afrodisiache non è mai stato confermato da alcuna ricerca scientifica. Al riguardo, uno studio pubblicato su Sexual Medicine Review ha esplicitamente dichiarato come non vi siano dati sufficienti per confermare l’ipotesi che le ostriche aumentino la virilità o il desiderio sessuale.
Come mai, allora, è da secoli e secoli che in Europa si attribuisce alle ostriche un effetto afrodisiaco?
Scopriamolo insieme esaminando quali sono i quattro fattori principali che hanno contribuito alla creazione di questa credenza popolare: la morfologia del frutto, il contenuto di zinco, le antiche dicerie legate a Casanova e, infine, l’influenza del simbolismo culturale.
1. Ostriche afrodisiache: la morfologia
Nel suo libro Sesso. Una storia imprevedibile. Dall’antichità ai giorni nostri, Kate Lister dà una spiegazione piuttosto convincente del perché si dice che le ostriche siano afrodisiache.
Kate Lister si occupa di storia della sessualità, oltre ad essere docente di scrittura creativa presso la Leeds Trinity University nello West Yorkshire, in Inghilterra. Nel suo libro sopraccitato, la Lister racconta come siano le pieghe delicate e carnose dell’ostrica ad aver portato, nel nostro continente, all’associazione di ostriche e sesso. Le pieghe carnose dell’ostrica ricorderebbero infatti quelle dei genitali femminili e quest’associazione ha regalato poi un’intera aura afrodisiaca attorno al frutto di mare.
Inutile poi ricordare altri tratti della morfologia delle ostriche, come le perle o le bellissime tonalità madreperlacee delle due valve, facilmente associabili al lusso e al piacere.
2. Ostriche afrodisiache: il contenuto di zinco
Una seconda ragione che, ragionevolmente, potrebbe aver contribuito a questa credenza è da ricercarsi nei loro valori e proprietà nutrizionali e, in particolare, nell’elevato contenuto di zinco (pari, nel caso delle ostriche cotte, a 181 mg ogni 100 g di parte edibile, cifra superiore a qualsiasi altro alimento). Ma perché il contenuto di zinco dovrebbe essere interessante per il nostro discorso?
Lo zinco è un minerale essenziale coinvolto nella produzione di testosterone, il cosiddetto ormone sessuale maschile. Il testosterone è infatti uno steroide che svolge un ruolo fondamentale nell’aumento del desiderio sessuale, sia per gli uomini che per le donne.
Esistono addirittura alcuni studi che sostengono che lo zinco migliori la qualità del liquido seminale, così come bassi livelli di zinco nella propria dieta potrebbero portare ad un abbassamento dei livelli di testosterone.
Ancora, nelle ostriche sono presenti piccole quantità di triptofano, amminoacido coinvolto nella sintesi della serotonina, il famoso neurotrasmoettitore noto soprattutto per il suo contributo alla regolazione del piacere e delle emozioni positive. Tuttavia, rispetto a quest’ultimo punto è essenziale chiarire che l’assunzione di triptofano attraverso il cibo non garantisce un aumento diretto dei livelli di serotonina nel cervello. La produzione di serotonina dipende da una serie di fattori complessi, tra cui l’equilibrio di altri amminoacidi, la disponibilità di vitamine e minerali e il corretto funzionamento del sistema nervoso. Quindi, anche se le ostriche contengono triptofano, non è possibile affermare che mangiarle aumenterà direttamente i livelli di serotonina nel cervello o avrà un effetto diretto sull’aumento del desiderio sessuale.
Lo stesso vale per il contenuto di zinco o di nutrienti essenziali come la vitamina D e B12, il rame e il magnesio: per poter riscontrare degli effetti afrodisiaci tangibili dovuti al contenuto nelle ostriche di tali sostanze sarebbe necessario mangiarne in quantità eccessive e ben superiori alle dosi consigliate.
3. Ostriche afrodisiache: l’aneddoto di Casanova
Alcuni ricercatori ritengono invece che il mito delle ostriche afrodisiache sia nato a partire dall’aneddoto popolare secondo cui Giacomo Casanova, l’avventuriero della Repubblica di Venezia noto soprattutto per la sua movimentata vita amorosa (avete mai sentito dire l’espressione “essere un Casanova?”), mangiasse 50 ostriche ogni mattina per aumentare la propria virilità e resistenza sessuale, e che ne mangiasse altrettante durante i propri incontri amorosi.
La credenza che Casanova consumasse 50 ostriche al giorno deriva principalmente dalla sua opera più celebre, intitolata Histoire de ma vie, “Storia della mia vita“. Qui Casanova racconta di aver consumato ostriche frequentemente, spesso accompagnate da champagne. Questo ha probabilmete contribuito a creare l’immagine di un uomo che si dedicava all’eccesso e all’indulgenza sessuale, associando poi le ostriche al suo stile di vita libertinista. Tuttavia, non ci sono prove concrete o documenti storici che confermino in modo definitivo che Casanova consumasse effettivamente 50 ostriche al giorno o che ciò avesse un ruolo significativo nella sua fama di seduttore.
4. Ostriche afrodisiache: il simbolismo culturale
Infine, il contesto storico e culturale ha un ruolo significativo nell’avvalorare questa credenza. Nel corso dei secoli le ostriche sono state associate a lussuria, sensualità e fertilità in diverse culture, fra cui quella greca e romana. Ritratti pittorici, opere letterarie e storie popolari hanno spesso usato le ostriche come simbolo di desiderio e passione. Queste rappresentazioni culturali hanno contribuito a mantenere viva l’idea che le ostriche siano afrodisiache, a discapito della mancanza, al riguardo, di prove scientifiche concrete.
Infine, non dimentichiamo che, in antica Grecia, Afrodite era la dea dell’amore, nata dal mare: non sorprende allora come i frutti di mare e le altre prelibatezze marine siano state spesso associate al suo potere afrodisiaco. La leggenda narra inoltre che la dea greca emerse sul dorso di un’ostrica per far nascere suo figlio Eros, dio dell’amore.
Per concludere, è possibile che per alcune persone le ostriche siano davvero afrodisiache, ma che ciò sia dovuto all’effetto placebo e alle aspettative individuali.
In ogni caso, gustare delle ostriche Nieddittas come parte di un pasto romantico può ancora aggiungere una nota di lusso e sensualità all’esperienza culinaria. Perché non provate ad ordinarle con Nieddittas a Domicilio?