I polpi sono animali dall’intelligenza sofisticata, dalle capacità sorprendenti e diffusi nei bassi fondali del Mediterraneo. Spesso e volentieri il termine “polipo” viene usato come sinonimo ma in realtà si tratta di due organismi marini molto diversi. Conosciamo meglio queste creature del mare e spieghiamo la differenza tra polpo e polipo.

Cos’è il polpo?

Il polpo, conosciuto come Octopus Vulgaris e chiamato anche piovra, è quello che utilizziamo in cucina, lessato o fatto a insalata. Si tratta di molluschi cefalopodi, appartenenti al phylum Mollusca, che vivono in tutti i mari del mondo, italiani compresi. Il nome deriva dal latino polypus che significa “con molti piedi”.

Il polpo possiede una testa con due occhi, un corpo, tre cuori, sangue blu e otto tentacoli o braccia, tutti con ventose, con i quali si muove e lotta. La cavità orale ha una forma “a becco”, con il quale riesce a rompere gusci di conchiglie e il carapace dei crostacei. Predilige i fondali rocciosi e ha una straordinaria capacità di cambiare colorazione per mimetizzarsi e abbinarsi all’ambiente che lo circonda. Questo grazie alla sua capacità di sentire la luce attraverso le opsine, delle proteine fotosensibili che sono situate sulla sua pelle.

Non è tutto, i polpi spruzzano un liquido di colore nero, chiamato inchiostro, per difendersi dai predatori, hanno nelle loro ventose dei recettori che gli consentono di assaggiare tutto quello che toccano e possono rigenerare il loro corpo. Per tutti questi motivi sono considerati gli animali più intelligenti tra gli invertebrati.

La carne del polpo è povera di grassi ed è una buona fonte di sali minerali e vitamine (A, C e B12).

Cos’è il polipo?

I polipi sono animali appartenenti al phylum degli Cnidaria, di cui fanno parte anche:

  • Anemoni di mare
  • Madrepore
  • Coralli
  • Meduse

Non possiedono un capo, né occhi o braccia. Possono vivere solitari come l’anemone di mare (che cattura piccoli pesci e gamberetti grazie ad una sostanza appiccicosa che secerne), oppure essere coloniali. Avete presente la barriera corallina? Ecco, questa è costituita da polipi coloniali che possono estendersi per chilometri e chilometri!

Il termine polipo è usato anche in ambito medico-patologico per indicare un’escrescenza anomala tissutale che sporge in una cavità corporea e cresce su una membrana spugnosa o mucosa, ad esempio nel naso.

Qual è la differenza tra polpo e polipo?

Come abbiamo detto, i due termini spesso vengono confusi. Ma appartengono a due specie diverse e hanno caratteristiche fisiche diverse. La principale differenza tra polpo e polipo risiede nella loro spina dorsale. I polpi non hanno gusci protettivi o scheletri interni e per questo riescono ad infilarsi in piccole fessure, mentre i polipi si uniscono dando forma ad una struttura flessibile che sostiene l’intera colonia, per poi secernere il loro esoscheletro.

Altra differenza tra polpo e polipo è, come abbiamo detto, che il primo è un mollusco, il secondo non lo è, i suoi tentacoli non hanno ventose e vive attaccato gran parte del tempo ad una superficie sottomarina.

Infine, solo il polpo è commestibile per l’uomo; si può infatti cucinare in modi diversi, tutti deliziosi: provatelo arrosto o a insalata.

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E per concludere una piccola curiosità. Sapete che i polpi esistevano prima dei dinosauri? Il più antico fossile di polpo proviene da un animale vissuto 296 milioni di anni fa. Invece, il primo antenato dei coralli è un fossile di 560 milioni di anni fa!

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