Avete mai sentito parlare di mare pescoso? Si tratta di un’area marina ricca di pesce o caratterizzata da una grande varietà e abbondanza di specie ittiche. Questa grande quantità costituisce generalmente una risorsa importante per l’industria della pesca locale e per l’approvvigionamento di cibo per molte comunità costiere.

I pesci amano queste zone perché sono spesso caratterizzate da acque ricche di nutrienti che favoriscono la crescita e la proliferazione del plancton, che a sua volta tende ad attirare altre specie marine.

Definire qual è il mare più pescoso al mondo in modo assoluto è difficile perché la quantità e la varietà di pesce possono variare a seconda di diversi fattori, come: le correnti oceaniche, la temperatura dell’acqua, la stagione e l’attività umana.

Siamo però in grado di definire quali sono le diverse aree più ricche di pesce in tutto il mondo e qual è il mare più pescoso d’Italia: vediamoli in questo approfondimento e scopriamo perché è essenziale gestirle in modo sostenibile.

Qual è il mare più pescoso al mondo

Innanzitutto, è importante considerare che l’ecosistema marino è complesso e variegato, e perciò sono tantissime le zone che possono essere estremamente ricche di pesce in momenti diversi o per specie specifiche.

Nonostante sia difficile definire qual è il mare più pescoso al mondo, esistono tantissime aree marine ricche di biodiversità marina, quali: il Mar del Giappone, il Mare delle Svalbard nell’Oceano Artico, il Mare di Bering tra Alaska e la Russia, il Mare di Norvegia nell’Oceano Atlantico settentrionale e il Mar Cinese Orientale.

Qual è il mare più pescoso d’Italia

Anche nei mari italiani esistono aree con una grande abbondanza di pesci e dove si pratica la pesca in modo sostanzioso e prolifico, in cui ci sono cioè molte attività di pesca in corso.

Quindi, qual è il mare più pescoso d’Italia?

Il Mare Adriatico da anni, grazie soprattutto alla presenza di pesce azzurro, mantiene il titolo di mare più pescoso: pensate che si pesca un quarto del pesce del Mediterraneo, eppure la superficie delle acque è solo un venticinquesimo!

Fra le tipologie di pescato troviamo la triglia, la ricciola, il tonno, lo sgombro, l’orata e la cernia, ma anche seppie, cefali, latterini e molluschi.

I problemi del mare pescoso

Nonostante il mare pescoso sia una risorsa importante, anche le specie che lo vivono lo sono.

Si è notato che quasi la totalità delle specie ittiche d’interesse commerciale ormai da tempo sono in diminuzione o potrebbero diminuire se non si iniziano a gestire in modo sostenibile le risorse marine per preservare questa abbondanza.

La sovrapesca e altre attività non sostenibili, infatti, possono minacciare gli ecosistemi marini e portare a una diminuzione delle popolazioni ittiche in queste aree pescose.

Noi di Nieddittas amiamo e rispettiamo il mare in cui siamo nati. Le nostre cozze, ad esempio, arrivano nei nostri allevamenti del Golfo di Oristano dopo essere state selezionate nei vivai della Sardegna, del Mediterraneo e dei mari migliori per qualità e clima.

I nostri stabilimenti sorgono nel compendio di pesca di Corru Mannu, ad Arborea, una zona umida protetta demaniale la cui tutela e salvaguardia è affidata alla nostra azienda, considerata una best practice proprio per l’eccellente gestione naturalistica del compendio.

Per noi il rispetto per il mare è oggi uno dei valori fondamentali della nostra comunità, e il tema della sostenibilità ambientale è un sentimento profondo. Consideriamo un dovere trasmettere ai nostri figli gli stessi valori e un mare e un ambiente se possibile ancora più puliti di quelli che abbiamo ricevuto in eredità.

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