Avete sicuramente sentito parlare della Grande Barriera Corallina, un ecosistema straordinario e affascinante situato in Australia. Ma sapete esattamente cos’è la barriera corallina e perché è importante per il nostro Pianeta?

Spieghiamo come queste strutture marine influenzano la vita di milioni di specie e da cosa sono minacciate.

Che cos’è la barriera corallina: dove si trova e come si forma

La barriera corallina è tra gli ecosistemi più ricchi di flora e fauna: ospita infatti ben il 25% delle specie marine conosciute, una biodiversità che non ha eguali nel mondo marino e che la rende una risorsa fondamentale non solo per gli organismi che la popolano, ma anche per l’essere umano.

La barriera corallina si trova in mari caldi e poco profondi, principalmente tra i Tropici del Cancro e del Capricorno, e si forma dal deposito degli scheletri dei coralli, colonie di migliaia di muscoli organismi invertebrati chiamati polipi (simili agli anemoni marini). Grazie alla fotosintesi, questi organismi costituiscono una sottospecie di scheletro di carbonato di calcio che ha sia una funzione di sostegno che di difesa. Nel tempo, gli scheletri iniziano ad assemblarsi fino a creare, assieme ad alghe coralline e ad altri animali, delle vere e proprie barriere.

A seconda di quanto distano dalla costa, queste strutture assumono due differenti denominazioni:

  • scogliera corallina, se situate vicino alla costa.
  • barriera corallina, se distanti dalla costa e precedute da una laguna poco profonda.

Possono essere definite “le foreste degli oceani”, uno scenario mozzafiato per gli occhi umani per via dei vivaci colori, della suggestiva forma, della sua perfezione e delle specie che ospita. Vediamo perché la barriera è essenziale per la salute del pianeta.

L’importanza della barriera corallina

Essendo l’habitat di migliaia di specie marine, le barriere coralline rappresentano una risorsa enorme sia per le forme di vita animale che per l’uomo. Ecco a cosa servono:

  • Ospitano una ricca varietà di forme di vita animale e vegetale (forniscono riparo a pesci, crostacei e tanti altri esseri viventi).
  • Proteggono le coste dall’erosione, dalle tempeste oceaniche e riducono l’energia cinetica delle onde, limitando gli effetti degli tsunami.
  • Attraggono milioni di turisti ogni anno, sono infatti un’importante fonte di cibo e di reddito grazie alla pesca e al turismo.
  • Proteggono le foreste di mangrovie e le praterie di alghe che servono agli animali marini delle zone tropicali per la loro sussistenza.

Purtroppo, però, come molti altri ecosistemi del Pianeta, anche le barriere coralline sono minacciate dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento e dalla pesca intensiva.

Qual è il più grande e famoso sistema corallino del mondo?

La Grande Barriera Corallina (in inglese Great Barrier Reef) è la più grande estensione di corallo al mondo. Con una lunghezza di oltre 2.300 chilometri, è stata inclusa come Patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1981. Si trova al largo della costa del Queensland, in Australia e ospita oltre 6 mila specie di pesci. È una delle meraviglie naturali del mondo ed è una meta imprescindibile per gli amanti della natura e della biodiversità marina, non a caso è una delle più grandi attrazioni turistiche dell’Australia.

Alcune specie che vivono nella Grande Barriera Corallina sono:

Altre importanti barriere coralline

Altri sistemi corallini di grandi dimensioni sono quello mesoamericano – che si estende per 1000 chilometri dalla punta dello Yucatan (Messico) alla baia dell’Honduras; la barriera corallina dell’Egitto, che si trova al largo delle coste dell’Arabia Saudita e di Israele, definita anche come barriera corallina del Mar Rosso, ospita 120 specie endemiche.

Altre barriere si estendono al largo delle coste dei Caraibi, delle Filippine e delle Maldive.

Cambiamenti climatici: un pericolo per le barriere coralline

A causa del riscaldamento globale da cui deriva l’aumento della temperatura degli oceani, è probabile che in un futuro non troppo lontano le barriere coralline spariscano. Negli ultimi decenni si sta sempre più spesso verificando il fenomeno dello sbiancamento dei coralli (bleaching), Quando l’acqua diventa troppo calda, i coralli espellono le alghe che forniscono loro nutrimento e colore, diventando bianchi e, spesso, morendo.

Oltre al riscaldamento degli oceani, l’acidificazione delle acque marine causata dall’eccesso di Co2 sta indebolendo la struttura dei coralli, rendendoli più vulnerabili. Ma l’impatto dei cambiamenti climatici si riscontra anche negli eventi meteorologici estremi come gli uragani che sono sempre più frequenti con la conseguente distruzione di intere sezioni di barriere coralline.

È attribuibile alle attività umane forse anche la diffusione di predatori dei coralli, come la stella marina corona di spine.

L’inquinamento, il turismo non sostenibile e l’overfishing contribuiscono ulteriormente al degrado di questi ecosistemi vitali.

Cosa fare per salvaguardare le barriere coralline

Ora che sapete che cos’è la barriera corallina e la sua importanza, ci soffermiamo su come preservare questi fragili ecosistemi così come anche i mari e gli oceani. È essenziale adottare una serie di strategie mirate a mitigare le minacce attuali e prevenire future degradazioni:

  • Ridurre le emissioni di gas serra a livello globale.
  • Promuovere il turismo sostenibile.
  • Migliorare la gestione dei rifiuti, utilizzare meno plastica e sostanze chimiche agricole.
  • Proteggere le aree marine protette.
  • Investire nella ricerca scientifica per comprendere meglio i meccanismi di degrado dei coralli e sviluppare nuove strategie di conservazione e tecniche di ripristino che permettono di rigenerare le barriere coralline danneggiate.
  • Sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle barriere coralline e sulle sfide che devono affrontare. Possono essere utili anche dei programmi educativi nelle scuole per promuovere comportamenti sostenibili e una maggiore responsabilità ambientale.

La tutela delle barriere coralline passa anche attraverso l’azione di aziende come Nieddittas, che lavorano per preservare la qualità delle acque attraverso pratiche sostenibili nel settore dell’acquacoltura. Il nostro stabilimento di produzione principale si trova ad Arborea, in località Corru Mannu, proprio davanti alle acque del Golfo di Oristano. Lo stabilimento si trova in una zona umida protetta e l’intero compendio di pesca è stato affidato alla nostra azienda che è responsabile della sua tutela e salvaguardia.

CONDIVIDI NIEDDITTAS

Pin It on Pinterest