Fin dalla tenera età desideravate diventare biologi marini? Si tratta del sogno di molti appassionati del mare e della vita sottomarina. Un affascinante carriera che permette di studiare ecosistemi acquatici, dalle barriere coralline ai mari profondi, garantendo un ambiente marino protetto per tutte le specie.

Scopriamo insieme in questo approfondimento come diventare biologo marino!

Cosa fa un biologo marino?

Il biologo marino è un esperto che si occupa di studiare tutti gli organismi marini e il loro ambiente.

Ma quali sono le attività principali che svolge durante il lavoro?

  1. ricerca scientifica: conduce sul campo e in laboratorio ricerche per comprendere il comportamento, la fisiologia e l’ecologia delle specie marine.
  2. studia l’impatto dell’inquinamento e del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini: questo lavoro è molto importante per la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse;
  3. partecipa a progetti di conservazione della biodiversità marina: i biologi marini sono spesso coinvolti in progetti di conservazione, lavorando con ONG ed enti governativi per proteggere specie in pericolo e ripristinare habitat degradati;
  4. educazione e sostenibilità: molti biologi lavorano nel settore educativo, collaborando con scuole, acquari e musei per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione degli oceani e della biodiversità marina.

Il percorso per diventare biologo marino

Il primo passo da compiere è quello di ottenere una formazione accademica adeguata.

Ecco di seguito gli step principali.

Laurea Triennale in Scienze Biologiche o Scienze naturali

Conseguire una laurea in discipline affini è fondamentale. Durante il percorso di studi si acquisiscono conoscenze fondamentali in ecologia, zoologia, botanica, chimica e fisica, necessarie per comprendere gli ecosistemi marini.

Laurea Magistrale in Biologia Marina

Una volta completati i tre anni, è consigliabile proseguire con un corso di Laurea Magistrale in Biologia Marina o, in alternativa, in Scienze del mare o in programmi di Gestione della Biodiversità. Questi permettono di avere una preparazione specifica e approfondita.

Esperienza pratica e stage

Oltre alla teoria, è fondamentale fare pratica sul posto. Partecipare a stage o tirocini presso enti di ricerca, acquari o istituti di conservazione e monitoraggio ambientale offre un’opportunità preziosa per apprendere tecniche di campionamento e non solo.

Dottorato di ricerca

Per coloro che vogliono proseguire all’interno del settore universitario e di ricerca è possibile conseguire un Dottorato di Ricerca in Biologia marina o in discipline correlate. Così facendo è possibile condurre ricerche originali su argomenti specifici, contribuendo così al progresso della conoscenza scientifica.

Una volta completati gli studi, si aprono diverse porte. Alcuni dei principali settori in cui si può lavorare sono:

  • ricerca e insegnamento;
  • conservazione e gestione delle risorse marine;
  • acquari, parchi marini e centri marini.

Quali competenze servono per diventare biologo marino?

Per diventare biologo marino è necessario avere delle competenze che la figura professionale richiede:

  • autonomia tecnico-scientifica;
  • competenze normative e sanitarie;
  • competenze gestionali;
  • competenze analitiche;
  • competenze redazionali;
  • competenze didattiche e divulgative.

Inoltre, un bravo biologo marino deve essere dotato di tutte quelle competenze trasversali generalmente richieste sul posto di lavoro: autonomia, capacità comunicative, problem solving e precisione.

Quanto guadagna un biologo marino?

Come si evince da quanto detto precedentemente, il biologo marino può scegliere tra diverse occupazioni, essendo il suo ruolo versatile e applicabile a vari ambiti diversi tra loro.

Per questo motivo non è semplice definire il guadagno, ma è possibile stimare una retribuzione media intorno ai 1.800 euro netti al mese.

Questo numero varia però a seconda dell’esperienza, una figura junior avrà una retribuzione più bassa rispetto a quella senior che può raggiungere anche i 3.500 euro netti al mese. Inoltre, bisogna tener conto del contesto nel quale si sceglie di operare.

Ora che sapete come si diventa biologi marini potete scegliere la strada più congeniale alla vostra persona e iniziare a ricamare il futuro che desiderate.

Prendersi cura del mare e delle creature che lo abitano non è solo un lavoro ma un vero e proprio atto d’amore e protezione nei confronti della nostra Terra e degli ecosistemi marini.

Noi di Nieddittas amiamo e rispettiamo il mare in cui siamo nati e che ci dà lavoro. Il tema della sostenibilità ambientale non è una semplice moda ma un sentimento profondo che ci lega alla natura a cui siamo uniti in modo molto stretto. Il rispetto per il mare e per l’ambiente ci è stato insegnato dai nostri padri, quei pescatori che, oltre 50 anni fa, si unirono per la prima volta e fecero nascere la nostra cooperativa.

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