La botanica marina è una branca affascinante della biologia che si dedica allo studio delle piante e delle alghe che popolano gli ambienti marini.
Raccontiamo di cosa si occupa questa disciplina essenziale per la comprensione e la protezione degli ecosistemi marini e come diventare un esperto in questo campo di ricerca.
Cos’è la botanica marina?
La botanica marina si occupa degli organismi vegetali (piante vascolari e alghe) che abitano gli ecosistemi marini, ovvero i fondali poco profondi negli oceani, la battigia, le acque salmastre degli estuari o i litorali delle zone umide. Questa disciplina esplora l’ecologia e la fisiologia degli organismi vegetali marini, il loro ruolo nella produzione di ossigeno e nella cattura di carbonio, la fotosintesi negli ambienti acquatici e la loro funzione di habitat per numerose specie.
Per compiere queste analisi la botanica marina si serve di una serie di strumenti sia in laboratorio che sul campo: dai microscopi all’attrezzatura subacquea, dai sensori di temperatura e salinità alle attrezzature per le analisi della qualità dell’acqua.
Come diventare un botanico marino
È necessario intraprendere un percorso di studi e specializzazione in biologia e scienze ambientali. Nello specifico serve:
- Una laurea in biologia, scienze ambientali o scienze naturali.
- La specializzazione in botanica marina o ecologia marina.
- Esperienza pratica in laboratori di ricerca e tirocini presso enti di conservazione.
- Per chi desidera lavorare nella ricerca o in ruoli altamente specializzati, un dottorato in biologia marina o scienze ambientali è un passo fondamentale.
Sono poi utili dei corsi di subacquea scientifica.
Con una conoscenza approfondita in questo campo è possibile lavorare nel settore scientifico, industriale e ambientale, ad esempio in enti pubblici o privati per la conservazione delle praterie sottomarine, come ricercatore in biotecnologie marine o come esperto in acquacoltura.
Differenza tra zoologia marina e botanica marina
Anche se entrambe rientrano nell’ambito della biologia marina, zoologia e botanica sono due discipline differenti. Infatti, come abbiamo detto, la botanica marina studia le piante e le alghe dei mari e degli oceani per comprendere il loro ruolo nell’equilibrio ambientale e per tutelare gli ecosistemi, mentre la zoologia si concentra sugli animali marini. Per approfondire leggi di cosa si occupa la zoologia marina.
L’importanza della botanica marina
La conoscenza della botanica marina è fondamentale per diverse ragioni:
- Per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici. Le alghe e le piante marine forniscono informazioni preziose sullo stato di salute dei mari e degli oceani.
- Per una gestione sostenibile delle risorse naturali.
- Per la conservazione della biodiversità. Molti organismi marini dipendono dalla vegetazione. Pensate alle praterie di Posidonia che offrono riparo a crostacei, molluschi e pesci.
- La vegetazione marina produce una grande quantità di ossigeno attraverso la fotosintesi, contribuendo alla qualità dell’aria che respiriamo.
- Le piante marine proteggono le coste dall’erosione, attenuando l’impatto delle onde.
- Risorse alimentari e farmaceutiche. Le alghe vengono utilizzate nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica.
Inoltre, grazie alla ricerca in questo campo, emergono importanti scoperte come nuove specie di alghe, oppure piante in grado di adattarsi all’aumento delle temperature, contribuendo così alla conservazione della vita marina.
Gli stabilimenti Nieddittas sorgono nel compendio di pesca di Corru Mannu – inserito nella lista delle zone umide di importanza internazionale (convenzione di Ramsar) – confinante con la laguna di Corru S’Ittiri. Qui sono presenti diverse tipologie di piante tipiche, tra cui l’Ammofila, la Rucola marina, le praterie di Salicornia e la macchia mediterranea. La pineta e le vaste praterie di alofite sono state inserite tra le “Aree costiere di rilevante interesse botanico per la redazione dei Piani Paesaggistici della Sardegna” e nel “Sistema di aree di interesse botanico per la salvaguardia della biodiversità floristica della Sardegna”. Oggi Nieddittas è responsabile della salvaguardia del compendio, una best practice per la qualità e l’efficacia di questa azione di tutela.