Quante volte vi è capitato di andare al mare per rilassarvi e riflettere, per aspettare l’alba o vedere un bel tramonto, per respirare un po’ di aria pulita?
In estate e in inverno, da soli o in compagnia il mare sembra essere sempre lì pronto ad accogliervi.
Per molte persone il mare è un ostacolo che ha il potere di imprigionarti con la sua vastità, per altre come noi di Nieddittas il mare è la più grande ragione di vita.
Qualunque sia il vostro pensiero è sempre interessante discutere e descrivere il fascino del mare e dei sentimenti che suscita in ognuno di voi.
Forse potreste ritrovare in alcuni quadri mare famosi proprio quell’emozione che provate tutte le volte che vi fate trasportare dallo sciabordare delle onde.
Tempeste e leggende
Il mare è un’opera d’arte naturale e cercare di riportare la dinamicità delle onde su una tela è qualcosa che deve aver impegnato non poco gli artisti che ci hanno provato.
E non sono pochi i pittori che hanno voluto dedicare le loro pennellate alla forza marina.
Joseph Mallord William Turner è stato un pittore inglese di fine Settecento che ha sviluppato la sua arte tra la corrente del romanticismo prima e dell’impressionismo e dell’astrattismo poi.
I suoi dipinti si riconoscono spesso per la luce particolare che viene data ai paesaggi rappresentati e molte delle scene ritratte si svolgono nelle acque del mare.
In una delle sue prime opere Pescatori in mare, William Turner ha dipinto tutta la potenza di un mare oscuro e burrascoso dove una barca è appena illuminata dal chiarore della luna.
Anche nelle opere più tarde di inizio Ottocento, come Il molo di Calais e Il naufragio, William Turner ha impiegato tutta la sua abilità per sprigionare la forza terribile del mare ed esprimere l’incapacità dell’uomo di poterlo dominare nonostante il suo coraggio.
E proprio l’artista ha dato prova di gran coraggio secondo una leggenda.
Sembra che per conoscere meglio il mare, il pittore si sia fatto legare alla cima dell’albero maestro per avere una visione in prima fila della tempesta che si stava scatenando.
Un mare più quieto invece trova spazio nelle sue opere più recenti.
In La stella della sera e La valorosa Téméraire sembrano volerci trasmettere una tranquillità immobile e il mare, più che la rappresentazione reale di un paesaggio, sembra sfocato come solo un lontano e vago ricordo.
Solo un’impressione
Parlando di quadri mare famosi in molti forse avranno pensato subito a Claude Monet ed in particolare al suo Impressione, levar del sole.
Nella tela si possono ammirare le acque calme del porto di Le Havre in cui si muovono nella tranquillità delle prime luci dell’alba tre piccole barche.
Sullo sfondo sono appena accennati i profili di imbarcazioni più grandi e delle ciminiere.
La tranquillità di questo momento della giornata è espresso attraverso i colori freddi celeste verdognolo del mare e dei mezzi di navigazione che entrano in contrasto con i colori più caldi rosso e arancione del sole e del suo riflesso che si infrange nel mare placido.
Questo quadro di Claude Monet è stato esposto per la prima volta in una mostra organizzata dallo stesso pittore nel 1874 alla quale parteciparono altri artisti come Cézanne e Renoir.
Impressione, levar del sole non è stato accolto con grande entusiasmo da quel pubblico contemporaneo così abituato a rappresentazioni fedeli alla realtà, proprio perché sembra dare solo l’impressione di qualcosa che non è stato ancora portato a temine.
Di certo molti dei presenti sono stati impressionati, seppur negativamente, da quella tela che è stata dichiarata come l’iniziatrice dell’impressionismo.
La nuova corrente artistica dona un maggior risalto ai colori e alla luce effimera: i paesaggi dei quadri impressionisti sembrano più degli abbozzi di disegno, caratterizzati da pennellate veloci che devono catturare le sensazioni provate dall’artista in quel preciso istante.
Un dipinto di sabbia
Fra i quadri mare famosi che vale la pena ricordare ci sono quelli di Vincent Van Gogh.
Il pittore olandese celebre per I girasoli e per la Notte stellata si è cimentato anche con dei paesaggi marini.
Verso la fine dell’Ottocento Vincent Van Gogh vive ad Arles e a quel periodo risale una visita fatta al piccolo villaggio di pescatori Sainte-Marie de la mer.
Affascinato da quella distesa di sabbia e mare blu completamente differente dalle scogliere minacciose della sua patria, l’artista ha fatto diversi disegni e dei dipinti. Questi ultimi nello specifico ritraggono uno scorcio del villaggio e una scena marina.
Come riportano delle lettere scritte al fratello, Van Gogh descrive il fascino che prova per i colori del Mar Mediterraneo assomigliandoli a quelli di uno sgombro.
Se in un momento è convinto che il mare avesse delle sfumature blu, verdi o viola, l’attimo dopo i riflessi della luce gli donano una nuova sfumatura colorata.
Ed è così che il blu oltremare che campeggia su gran parte della tela di Vista sul mare a Saint-Marie viene attraversato da numerose pennellate decise e di diverse tonalità. Il giallo, il verde, il bianco e il celeste danno la sensazione di essere davanti ad un mare appena increspato.
Vincent Van Gogh era solito recarsi presto la mattina per disegnare le barche che lasciavano il porticciolo. Prendendo spunto da questi disegni sembra che Vista sul mare a Saint-Marie sia stato eseguito direttamente in spiaggia, perché tra i tratti colorati sono stati individuati dei granelli di sabbia.