Il mare indubbiamente suscita in tutti un enorme fascino e per molti, come per noi di Nieddittas, il mare è vita perché rappresenta un luogo di lavoro.

Il mondo della nautica ha da sempre sviluppato una serie di professioni e di economie che si sono man mano evolute offrendo importanti sbocchi professionali, con ottime prospettive di crescita e di guadagno.

Vediamo quali sono i mestieri del mare e le professioni più richieste per tutti quelli che sono interessati a questo meraviglioso mondo o che vogliono intraprendere una carriera in questo settore.

Lavorare in mare

Si definisce lavoro marittimo ogni attività lavorativa che si svolge in mare a bordo di un’imbarcazione.

Si possono suddividere 3 settori:

  1. Quello dei trasporti, che comprende il lavoro svolto a bordo di navi adibite al trasporto di merci e di passeggeri, e le imbarcazioni di servizio nei porti.
  2. La pesca, cioè le attività a bordo delle imbarcazioni adibite alla pesca marittima e al servizio dei sistemi di acquacoltura.
  3. Il diporto nautico, a bordo di imbarcazioni aventi scopi sportivi o ricreativi.

Il Codice della navigazione identifica il personale marittimo in:

  • Gente di mare.
  • Personale addetto al servizio dei porti.
  • Personale tecnico delle costruzioni navali.

Il personale di bordo rappresenta il cuore di una Compagnia di navigazione, in quanto detiene importanti responsabilità. Per questo è necessaria un’adeguata preparazione, si devono seguire specifici percorsi formativi e di aggiornamento su tutte le procedure in continua evoluzione.

L’Organizzazione Marittima Internazionale ha infatti stabilito i requisiti minimi relativi all’addestramento e alla formazione.

Una volta a bordo il personale può appartenere a 3 sezioni:

  1. Coperta.
  2. Macchina.
  3. Hotel – servizi complementari, di cui fa parte il personale destinato ai servizi verso i passeggeri.

Il mondo della navigazione è fatto, dunque, di tanti protagonisti. Ecco quali sono i mestieri del mare più ambiti.

I mestieri del mare più richiesti

“Gente di mare che se ne va, dove gli pare dove non sa. Gente corsara che non c’è più, gente lontana che porta nel cuore questo grande fratello blu.”

Così canta Umberto Tozzi nel brano “Gente di mare”, affermando che tutti siamo dei navigatori motivati dalla voglia di sapere e di fare nuove esperienze.

E c’è chi sceglie di navigare letteralmente, lavorando nel mondo marittimo. In Italia, da sempre, la nautica occupa migliaia di persone anche in zone non propriamente litoranee: cuoco di bordo, skipper, ormeggiatore… vediamo quali sono le 5 figure più richieste.

Guardiano del faro

Vi piacerebbe vivere in un faro isolato con vista a 360 gradi sulla distesa blu, lontano da tutto? I fari sono sotto la giurisdizione della Marina Militare Italiana. In passato l’assunzione avveniva tramite concorsi pubblici, successivamente si è passati a concorsi interni destinati alla riqualificazione di personale civile della Difesa. Sul sito della Marina è possibile rimanere aggiornati sui bandi di concorso disponibili.

Skipper

Lo skipper è un lavoro pieno di responsabilità perché è lui che ha il comando dell’equipaggio quando la barca è in mare, deve rispettare tutte le regolamentazioni previste in ambito nautico e rispondere civilmente e penalmente in caso di incidenti. Può svolgere il suo lavoro da solo oppure affiancato da un team e può condurre imbarcazioni a vela o a motore ausiliario.

Si occupa della conduzione delle imbarcazioni da diporto e delle manovre di ormeggio. Possiede una serie di competenze legate alla gestione delle tecnologie per dirigere la barca, competenze trasversali legate alla gestione dei rapporti interpersonali, conoscenza delle lingue e capacità di lavorare sotto stress.

Lo skipper può essere assunto con contratto annuale con armatore, con contratto stagionale con armatore oppure stagionale per agenzie di charter. I requisiti necessari sono:

  • La patente nautica
  • Avere il titolo professionale marittimo di conduttore di imbarcazioni adibite al noleggio, rilasciato dalla Capitaneria di Porto competente.

Per diventare skipper bisogna frequentare in Italia un corso specifico che rilascia il titolo di Ufficiale di navigazione del diporto.

Piattaforme petrolifere

Tra i mestieri del mare c’è anche quello che si svolge su una piattaforma di estrazione petrolifera o di gas. È un lavoro non facile, che prevede spazi limitati, la convivenza forzata per lunghi periodi e quindi diverse competenze tecniche e un certo equilibrio psicologico.

Diverse figure operano nelle piattaforme, come ingegneri, geologi, saldatori, meccanici, elettricisti, addetti alla ristorazione (cuochi e camerieri).

Marinaio di porto

Il marinaio di porto addetto ai servizi logistici lavora nei porti turistici, assiste i diportisti nelle operazioni di ormeggio, ha la responsabilità della navigazione e dell’ambiente in cui opera (sorveglianza anche notturna degli spazi portuali). Questa figura è un perfetto conoscitore del mare, si occupa anche della manutenzione delle imbarcazioni di servizio e di quelle a noleggio, dei ricambi di carburante e assicura il corretto svolgimento delle attività nelle aree portuali.

Deve maturare conoscenze trasversali che riguardano le diverse sfaccettature dei mestieri del mare, avere un’ottima prestazione fisica e predisposizione ai rapporti relazionali. Per diventare marinaio di porto bisogna seguire dei percorsi formativi specifici.

Navi da crociera

Nel settore delle crociere si possono svolgere diverse tipologie di lavoro:

  • Animatori.
  • Nei servizi di ristoro.
  • Lavori d’ufficio nella sede centrale di una compagnia.
  • Addetti ai saloni di bellezza.
  • Lavori sul ponte e nella sala macchine.

Occorre aver maturato esperienza nel settore del turismo, delle vendite o inerente alla posizione per la quale ci si candida, essere affidabile ed estroverso, abile nei rapporti con la clientela.

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