La temperatura dell’acqua di mare non è sempre uguale, è influenzata da una serie di fattori e varia anche dal giorno alla notte. Vi siete mai domandati perché l’acqua del mare di notte è calda?

Il mare svolge un’azione termoregolatrice nelle zone prossime alla costa. Scopriamo insieme perché si verifica questo fenomeno e cos’è la capacità termica del mare.

La brezza di mare

La brezza è un vento periodico che soffia ad una velocità che va dai 7 ai 20 km/h.

È spesso influenzato sia dai cambiamenti di pressione che dalle differenze di temperatura tra la terra e il mare o tra la valle e le montagne.

La brezza di mare spira nelle zone costiere dal mare verso terra e si verifica quando sopra la terraferma si forma la pressione a causa del diverso calore specifico fra acqua e suolo. L’acqua avendo un maggiore calore specifico rispetto al terreno si riscalda e si raffredda più lentamente rispetto al suolo, il quale cede il calore all’aria più velocemente. Il terreno quindi di giorno si scalda e di conseguenza riscalda l’aria che lo sovrasta e tende ad innalzarsi. Ciò comporta una diminuzione della pressione al livello della superficie terrestre: l’aria più fresca sopra la superficie del mare si sposta verso la depressione formatasi sopra la terraferma generando un vento debole.

La brezza di terra

La notte succede il contrario di quanto spiegato poc’anzi. La terra si raffredda più velocemente del mare che rilascia più calore che ha accumulato durante il giorno e dunque la zona di bassa pressione si sviluppa sopra l’acqua generando un vento dalla terraferma verso il mare detto brezza di terra.

La temperatura del mare

Il mare a causa della sua grande massa d’acqua e capacità termica cambia la temperatura più lentamente rispetto alla terra emersa. Questo processo crea una differenza di temperatura tra il mare e la terra che provoca uno scambio di calore tra loro, in modo che d’estate il mare, che è più freddo della terra, assorbe spontaneamente calore dalla terra vicina, e d’inverno lo rilascia in maniera graduale. Di conseguenza, gli ambienti in prossimità del mare e in generale i grandi specchi d’acqua hanno un clima più mite con minore escursione termica annuale (leggermente più caldo in inverno e meno afoso d’estate. Il mare, dunque, attenua gli sbalzi di temperatura. È chiaro quindi perché l’acqua del mare di notte è calda o perlomeno perché la percepiamo calda: l’acqua, come abbiamo detto, si raffredda più lentamente dell’aria che ci sta sopra, avendo una capacità termica più alta dell’aria e del suolo.

La temperatura dell’acqua è influenzata da una serie di fattori:

  • la stagionalità;
  • la latitudine geografica;
  • la distanza dalle coste;
  • le condizioni meteo;
  • i ritmi di divario legati al giorno e alla notte.

In mare non avvengono le escursioni termiche così come in atmosfera. In primavera lungo le coste la temperatura dell’acqua comincia ad aumentare dalla superficie grazie ai raggi solari. Si forma così uno strato superficiale via via più caldo mentre in profondità resta quasi costante. Si creano due masse d’acqua distinte da un termoclino estivo cioè zona di confine che impedisce lo scambio dei nutrienti da una zona all’altra. In autunno si rimescolano gli strati e la temperatura si uniforma. Inizia il raffreddamento delle acque superficiali e l’andamento si inverte.

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