Avete mai sentito parlare dei pesci che danno la scossa?
Nel vasto regno sottomarino, vi sono delle straordinarie creature paragonabili a batterie elettriche: hanno un polo negativo, un polo positivo e sono capaci di generare campi elettrici. Parliamo dei pesci elettrofori o elettrogenici.
Gli animali marini capaci di generare elettricità sono una meraviglia della natura. Dalle anguille marine alle torpedini, questi organismi hanno sviluppato una sorprendente abilità che ha incuriosito scienziati per secoli.
Se vi sentite pronti a conoscere i pesci che danno la scossa, siete nel posto giusto: in questo articolo esploreremo il loro mondo. Buona lettura!
Per iniziare: un po’ di storia e scienza
Già tra il Settecento e l’Ottocento, scienziati come Luigi Galvani, Michael Faraday e Alexander von Humboldt iniziarono a studiare fenomeni elettrici nella natura, inclusi quelli osservati negli animali. In particolare, si racconta come von Humbolt avesse osservato un branco di anguille elettriche avessero stordito, balzando fuori dall’acqua, una mandria di cavalli.
Le anguille elettriche sono una specie appartenente al genere Electrophorus. Ci concentreremo meglio su questa ed altre specie di pesci elettrici in seguito.
Ma come fanno questi pesci a generare elettricità?
I pesci elettrofori producono elettricità grazie agli elettrociti, piccole cellule a forma di disco presenti nel loro corpo.
Questi elettrociti espellono ioni positivi come il Sodio e il Potassio in modo attivo, creando una carica positiva all’esterno delle cellule e negativa all’interno. Quando ricevono un segnale nervoso, gli elettrociti aprono pori nelle membrane cellulari, consentendo agli ioni positivi di fluire da fuori verso l’interno. Questo processo crea una differenza di carica nelle facce degli elettrociti, generando così una corrente elettrica.
Oltre a generare elettricità, i pesci elettrici hanno anche elettrorecettori che rilevano il campo elettrico emesso. Esistono due categorie principali di pesci elettrici: quelli deboli, che utilizzano tensioni basse per orientarsi e comunicare, e quelli forti, come l’anguilla elettrica, che possono generare tensioni molto più elevate per stordire le prede.
Tuttavia, rimane un mistero come questi pesci evitino di stordirsi a vicenda con le loro scariche elettriche potenti. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione definitiva a questo fenomeno.
Diverse specie di pesci che danno la scossa
Le creature elettriche non si limitano alle anguille elettriche citate in precedenza, ma includono anche:
- razze
- pesci gatto
- lucerne
- pesci elefante (chiamati così per via del naso a forma di proboscide)
- squali.
Ad oggi, sono conosciute circa 400 specie di pesci elettrici, localizzati principalmente nelle acque dolci dell’America del Sud e dell’Africa.
Anche il nostro Mediterraneo ospita alcuni pesci elettrici! Avete mai sentito parlare della torpedine? Si tratta di una razza elettrica lunga circa 45 cm, capace di produrre un campo elettrico la cui scarica può superare, in alcuni casi, anche i 200 volt!
Questi animali sfruttano l’elettricità per orientarsi, rilevare oggetti e comunicare con altri membri della loro specie. Alcuni, come i pesci coltello, producono tensioni basse, simili a una pila elettrica AA, mentre altri possono raggiungere tensioni superiori a 10 volt.
Una delle caratteristiche più affascinanti dei pesci elettrici è la loro capacità di adattare l’intensità delle scariche elettriche in base alle circostanze. Ad esempio, possono emettere scariche più deboli quando si trovano in situazioni di routine, come la ricerca di cibo o la comunicazione con altri membri della loro specie. Tuttavia, quando si trovano di fronte a una minaccia o a una preda impegnativa, sono in grado di intensificare notevolmente la potenza delle scariche.
La capacità di modulare l’elettricità in base alle esigenze è fondamentale per la sopravvivenza di questi animali. Le scariche elettriche possono essere utilizzate per localizzare prede nascoste, rilevare ostacoli nel loro ambiente o perfino per comunicare con altri pesci elettrici nelle vicinanze.
Prima di concludere, diamo una piccola occhiata a come questi pesci possono ispirare la tecnologia.
Pesci elettrici e tecnologia
Alcuni scienziati stanno esaminando la possibilità di applicare le conoscenze sulle capacità elettriche dei pesci elettrici alla tecnologia.
Ad esempio, si stanno conducendo ricerche su come creare cellule artificiali ispirate ai meccanismi biologici di questi animali. Questi dispositivi potrebbero essere utilizzati in vari campi, dalla medicina alla robotica, aprendo nuove prospettive per l’innovazione tecnologica.
Questi affascinanti abitanti degli oceani sono un esempio straordinario di come la natura possa ispirare la scienza e la tecnologia, offrendoci nuove prospettive per esplorare e preservare il mondo marino.