Voglia d’estate?

Qui troverete alcune filastrocche sul mare perfette da leggere insieme ai più piccoli a casa per attendere l’arrivo della stagione da loro più amata, oppure da recitare proprio sotto l’ombrellone. Grazie a rime divertenti e semplici da memorizzare, le filastrocche permettono ai bambini di imparare tante parole nuove e di allenare la memoria.

Ecco una selezione di 5 filastrocche sul mare di autori conosciuti e non che descrivono la bellezza del mondo marino e lanciano anche messaggi importanti come, ad esempio, la necessità di tutelare il mare dall’inquinamento.

1. La voce del mare (Gianni Rodari)

Questa filastrocca è opera dell’affermato giornalista, scrittore e poeta italiano.

“La voce del mare della conchiglia

ascolta il bambino e si meraviglia.

“Pronto? Ti aspetto” il mare dice,

“ho navi e isole per farti felice”.

Vorrebbe rispondere il bimbo al mare:

“Prepara i pesci, verrò a pescare…”

Ma non è certo di parlar bene

la lingua dei pesci e delle sirene.”

2.  Tra le onde del mare (Alessia de Falco e Matteo Princivalle)

“Giocano i bimbi a saltar tra le onde,

giocano i pesci nelle acque profonde,

gioca il gabbiano lassù sopra il mare,

ma c’è qualcuno che non può giocare.

Giù tra gli scogli c’è una sardina

intrappolata in una lattina.

Aiuto bambini, voglio nuotare;

basta gettare rifiuti nel mare!”

3. Nel fondo marino

Una simpatica filastrocca che descrive le fantastiche creature che popolano il mare:

“Nel fondo marino il mare è blu notte,

c’è un grande giardino di aiuole fiorite.

Le stelle di mare di tutti i colori,

anemoni gialli: guarda che belli!

Le alghe leggere fa la danza del mare

coi pesciolini d’argento e turchini.

Conchiglie e spugne amiche e compagne,

coralli preziosi, cespugli curiosi.

Meduse giganti un po’ trasparenti,

polipi strani con tante mani.

Gamberi rossi nascosti fra i sassi

in punta di piedi camminano, vedi.

Bernardo il paguro nella grotta è al sicuro,
coi fiocchi di mare lui vuole giocare.

Molluschi e aragoste, tartarughe nascoste
coi cavallucci contano i ricci”.

4. Filastrocca dei castelli di sabbia (Mimmo Mòllica)

Dedicata ad uno dei passatempi preferiti dai bambini al mare.

“Con la sabbia, paletta e secchiello

ho costruito un fiabesco castello,

con finestre, terrazze e balconi,

pavimento, soffitto e lampioni.

Per difenderlo da nemici e predoni

ho costruito fossato e dongioni,

ed un ponte di ferro e di legno

che si abbassa azionando un congegno.

Un bambino una buca scavava,

suo cugino la sabbia portava,

e più in là il suo caro fratello

trafficava con un bel secchiello,

perché l’acqua doveva portare,

avanti ed indietro dal mare.

Le amichette con le loro formine,

con l’aiuto di tante bambine,

costruivan le torri e le mura,

impegnate in quell’architettura.

Chi portava gli stecchi e gli arbusti,

forme e sagome per tutti i gusti,

chi pensava alle arcate del ponte,

chi al giardino, al castello ed al monte.

Giocar tutti là insieme era bello

e le mani sembravan farfalle

che donavano al mondo un castello

in un prato di primule gialle,

di tutta la spiaggia il più bello,

con una paletta e un secchiello”.

5. In riva al mare

Chiudiamo la lista con un’altra filastrocca con protagonisti sempre i castelli di sabbia.

“Con la sabbia ed il secchiello

oggi ho fatto un bel castello

con le torri ed i fossati

per giocare coi soldati.

Tutti vengono a guardare

le mie torri in riva al mare

e mi vanto un po’ perché

del mio regno sono il re.

Certo che però è un peccato:

prima o poi sarà schiacciato

da un’ondata prepotente

e non resterà più niente.

Ma io no, non mi lamento

perché è un gran divertimento:

lo ricostruirò in fretta

col secchiello e la paletta”.

Divertitevi a leggere queste filastrocche sul mare, un’occasione per far scoprire le meraviglie del mondo sottomarino ai piccoli e imparare l’importanza di tutelarle!

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